Van Der Graaf Generator: la bizzarra discografia italiana

La sequenza di uscita in Italia dei primi quattro album dei Van Der Graaf Generator fu bizzarra: il terzo, il quarto, il secondo e il primo.

Ripercorriamo il cammino discografico dei Van Der Graaf Generator, seguendo le tappe della pubblicazione dei loro LP in Italia. Tutti i loro album sono usciti nel nostro Paese, anche se con qualche bizzarra anomalia cronologica. Scopriamo perché il loro primo disco – THE AEROSOL GRAY MACHINE – pur essendo stato realizzato nel 1969, sia arrivato da noi solo nel 1974, quando il gruppo ormai si era sciolto da due anni.

In Italia il primo incontro con l’arte dei Van Der Graaf Generator avviene con il terzo album inglese, H TO HE, WHO AM THE ONLY ONE, dove prende forma un suono più raffinato e in alcuni tratti addirittura dark e sanguinoso.

Il secondo album pubblicato in Italia, PAWN HEARTS, (il quarto della band) viene da tanti definito come il capolavoro dei VDGG. Da un punto di vista compositivo è il disco stilisticamente più complesso, il sound si discosta notevolmente da quanto espresso dai maggiori gruppi del periodo. L’album scala le classifiche di vendita italiane, entrando nella Top Ten e portando da noi i VDGG a livelli di notorietà più alti che in patria.

THE LEAST WE CAN DO IS WAVE TO EACH OTHER, secondo album dei VDGG, viene pubblicato in Inghilterra agli inizi del 1970, ed è in ordine di tempo il terzo pubblicato in Italia, nel 1972. La band è reduce dall'insuccesso dell’album d’esordio, THE AEROSOL GREY MACHINE, pubblicato nel 1969.

Le strane vicissitudini legate alla volontà della casa discografica di pubblicarlo solo negli Stati Uniti relegano il disco al ruolo di trascurabile album d’esordio di una sconosciuta band inglese che tenta di affermarsi oltreoceano. Il disco viene distribuito in Italia e Olanda nel 1974 e in Germania solo nel 1975, con conseguenze dannose dal punto di vista commerciale. 

La grande contraddizione di questo album sta nel fatto che un lavoro datato 1969 esce sul mercato nel momento in cui la band è già sciolta da almeno due anni e il pubblico sta ormai rivolgendo il proprio interesse verso altre realtà musicali

Proposto fuori tempo massimo, fatalmente THE AEROSOL GREY MACHINE si pone nettamente al di sotto dei lavori successivi.

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