Da Bob Dylan a Riccardo Del Turco: il numero 14 di “Vinile”

L’intera discografia italiana di Mr. Zimmerman, i Cream, Pino Mastroianni, Paul Simon e molto altro. In edicola

Ma poi Bob Dylan al Folkstudio ci ha suonato nella sua unica visita allo storico locale romano? Sembra proprio di no ma ciò non toglie nulla al sapore di mitologia che quell’evento così lontano nel tempo. Il rapporto tra Dylan e l’Italia è molto stretto e noi lo abbiamo celebrato ricostruendo la sua intera discografia italiana e ripercorrendo le numerose volte che Bob ha tenuto concerti nel nostro paese, spesso preceduti da imprevedibili conferenze stampa.
Cinquant’anni fa il supergruppo dei Cream, trio formato da Eric Clapton, Jack Bruce e Ginger Baker, pubblicavano il loro album capolavoro, il doppio WHEELS OF FIRE. Anche per loro è giunta l’ora di una completa catalogazione delle pubblicazioni italiane, spesso rare e ricercate all’estero. E visto che c’eravamo abbiamo stilato anche la discografia del primo gruppo con cui Clapton ha inciso dischi, gli Yardbirds, nome con un preciso significato gergale per i giovani inglesi dei sessanta ma tradotto grossolanamente da Mike Bongiorno, che li presentò al Festival di Sanremo del 1966, in “gallinacci da cortile”.
Altro importante anniversario è quello della canzone Luglio scritta da Riccardo Del Turco nel 1968. Lo stesso autore ci racconta tutta la sua vicenda artistica con dovizia di particolari anche inediti. Completamente diversa l’intervista che ci ha rilasciato Pino Mastroianni, uno dei più importanti e influenti tecnici della scena nazionale. Dalla fine degli anni cinquanta, Pino ha registrato decine e decine di dischi fondamentali della nostra discografia. Per la prima volta ci racconta di Morricone e Trovajoli, della Vanoni e di Tenco, di quando fare i dischi era un business serio ma anche un’arte.
Quante volte abbiamo ascoltato Me And Julio Down By The Schoolyard di Paul Simon domandandoci maliziosi cosa mai avesse visto la madre del protagonista da essere così scandalizzata? Non abbiamo risolto il mistero però abbiamo analizzato il disco canzone per canzone, strumento per strumento e soprattutto abbiamo recuperato nella nostra collezione, una trentina di copertine di 45 giri provenienti da tutto il mondo, trenta cartoline di uno dei cantautori più importanti del secolo.
All’opposto due gruppi di grande culto tra gli esperti di rock, gli inglesi Gravy Train e May Blitz. Pochi dischi al loro attivo ma tutte perle rare, gioielli di un’epoca irripetibile.
E poi le varie rubriche – che si alternano nei vari numeri – in cui andiamo a fare le pulci a una canzone (Le canzoni raccontano) o a una copertina (Non l’ho fatto apposta), scopriamo cantanti improbabili (Mi va di cantare) e incontri sorprendenti (Magic Moments).
Infine, assieme alla discografia sintetica di Caterina Caselli con la quotazione di ogni vinile, le recensioni delle novità, dei libri, delle ristampe (in CD e in vinile), i cofanetti retrospettivi e persino degli album mai ristampati in CD.

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