10 curiosità sugli album dei Queen

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British rock group Queen in concert, from left to right; Freddie Mercury (Frederick Bulsara, 1946 – 1991), John Deacon, and Brian May. Original Publication: People Disc – HU0463 (Photo by Express Newspapers/Getty Images) Foto via: pagina99.it

Forse non sapete proprio tutto sui Queen... vi sveliamo 10 fatti curiosi su questi album iconici!

QUEEN (1973)

In Italia, l’album viene distribuito con sei mesi di ritardo rispetto alla pubblicazione inglese, avvenuta il 13 luglio 1973. La Emi Italiana decide di distribuire Keep Yourself Alive solo a livello promozionale per il circuito Jukebox, abbinandolo a What’s Going On Here dei Deep Purple, tratta dal 33 BURN. Un particolare errore di stampa contraddistingue la prima pubblicazione italiana di QUEEN: sulla costina laterale della copertina, la ragione sociale viene trascritta erroneamente come QUENN. Una piccola curiosità: sulla testata settimanale «Super Sound» del febbraio 1974, al momento di presentare l’imminente uscita dell’album, i Queen vengono presentati come un terzetto: senza Brian May e con Freddie Mercury nel duplice ruolo di cantante e chitarra solista.

SHEER HEART ATTACK (1974)

Accoppiato a Flick Of The Wrist, il 45 giri è il primo vero hit internazionale dei Queen e gli permette di guadagnare popolarità anche oltre i propri confini e aggredire il difficile mercato statunitense. Sul fronte italico, il 33 giri ha un discreto successo e la Emi Italiana finalmente si decide ad aprire il mercato ai 45 giri, pubblicando Killer Queen il 25 febbraio 1975, con ben quattro mesi di ritardo rispetto alla pubblicazione inglese, limitandone però inspiegabilmente la tiratura. A oggi, questo singolo rimane il pezzo più ambito e ricercato dai collezionisti di tutto il mondo. La sua valutazione si aggira intorno ai 600 euro.

BOHEMIAN RHAPSODY (1975)

Il 26 luglio 1978, presso l’Hotel Selfridge di Londra, viene consegnato alla EMI Records LTD il Queen’s Award to Industry for Export, il prestigioso premio conseguito per le vendite di Bohemian Rhapsody, definito come il miglior singolo inglese degli ultimi venticinque anni. È per questo motivo che Paul Watts, allora General Manager della EMI, e gli stessi Queen decidono di celebrare l’evento con una speciale edizione da realizzare in sole 200 copie con copertina e vinile in color porpora e scritte in oro, tutto rigorosamente numerato a mano sia sul retro copertina che sul lato A dell’etichetta del 45 giri. Al momento della realizzazione del vinile, qualcosa non va per il verso giusto e, anziché porpora, il disco viene realizzato in un vinile blue. Watts dà comunque l’ok per la distribuzione del singolo “regale”. Nel corso degli anni, pare si sia scoperto che un piccolo quantitativo di copie del 45 non era stato numerato. A livello collezionistico, il set completo è praticamente introvabile e raggiungerebbe cifre da capogiro, mentre il singolo numerato e completo di copertina gira attorno a una cifra che va dalle 3000 alle 5000 sterline.

A DAY AT THE RACES (1976)

Pubblicato in terra d’Albione nel dicembre 1976, A DAY AT THE RACES produce due 45 giri di grande successo commerciale: Somebody To Love / White Man e Tie Your Mother Down / You And I. Il 33 ha un ottimo riscontro anche nel nostro Paese, dove l’album si presenta con copertina apribile e testi all’interno e il tutto completato dalla inner sleeve con le foto dei quattro componenti. Anche in questo caso, la label è impreziosita dal logo dei Queen. Il singolo di Somebody To Love viene distribuito il 12 dicembre 1976 e consacra definitivamente i Queen anche da noi. A dare più spinta commerciale al 45 giri arriva il ciclo televisivo dedicato al regista Billy Wilder: per l’occasione, la Rai utilizza infatti Somebody To Love come sigla di apertura della serie tv.

JAZZ (1978)

A tutti coloro che ebbero la fortuna di comprare l’album all’uscita, sarà rimasta impressa nella memoria la sorpresa di trovare all’interno della confezione un poster con decine di modelle in bicicletta completamente nude. A quelli ancora più fortunati (erano tempi in cui i video musicali dovevi andarteli a cercare col lumicino su qualche tv privata), sarà rimasta impressa ancora di più quella corsa erotica intervallata da immagini dei Queen su un palco che cantano Bicycle Race. Il video fu girato nello stadio adibito alle corse dei cani di Wimbledon e la leggenda vuole che la ditta Halfords, noleggiatrice delle biciclette, non rivolle i sellini indietro, una volta saputo dell’uso che ne era stato fatto.
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THE GAME (1980)

Al momento della sua uscita, THE GAME suscita perplessità sia nel pubblico che nella critica ma nonostante le critiche iniziali, il tanto bistrattato Ellepì arriva al n° 1 in America, Inghilterra e Olanda, raggiungendo i vertici delle classifiche di mezzo mondo. Non sono da meno gli altri due 45 giri estratti dall’album, ovvero Play The Game e soprattutto Another One Bites The Dust, autentico best seller. Il brano, scritto da John Deacon, vende oltre un milione di copie e diventa rapidamente un inno degli amanti del “disco” e del “rap”. È stata remixata nel 1998 da Wyclef Jean. A oggi, è forse il pezzo più trasmesso e più twittato dei Queen.

THE WORKS (1984)

Radio Ga Ga restituisce i Queen a se stessi e gli permette, per la prima volta, di raggiungere il vertice della Hit Parade italiana oltre che di partecipare come ospiti speciali al Festival di Sanremo. Presentati in maniera “comica” da Pippo Baudo e Beppe Grillo all’insegna di “tutto quanto fa spettacolo”, lo spettacolo, quello vero, non c’è: la Rai impone al gruppo di esibirsi in playback, suscitando le ire iniziali di Freddie Mercury, che non ne vuole sapere di fare una semplice comparsata e minaccia di tornarsene a Montecarlo dove alloggia in quei giorni. Una volta messe le cose a posto, la band sale sul palco del Festival per due serate e Pippo Baudo alla fine della seconda esibizione li saluta con un “bravi, spettacolari, straordinari questi Queen”.

A KIND OF MAGIC (1986)

Gran parte del materiale viene utilizzato per la colonna sonora di Highlander (L’ultimo immortale), il kolossal di Russel Mulcahy interpretato da Christopher Lambert e Sean Connery. Nella colonna sonora c’è anche una versione di New York New York cantata da Freddie Mercury (che non compare nel 33 giri ma riaffiorerà nel box set FREDDIE MERCURY SOLO COLLECTION) cui si aggiunge una versione “live” dell’aggressiva Hammer To Fall, unico pezzo tratto da THE WORKS. Da A KIND OF MAGIC vengono estratti altri due singoli: Friends Will Be Friends è accoppiata a Seven Seas Of Rhye, loro secondo singolo del 1974 (a detta dei Queen, inserita per farla conoscere ai giovani) e la struggente quanto dannatamente magica Who Wants To Live Forever, il cui videoclip assume dei toni sacrali con 10.000 candele accese e l’utilizzo di 40 giovani coristi in abbigliamento ecclesiastico; sullo sfondo, la London Philarmonic Orchestra.

THE MIRACLE (1989)

Corrono tre anni esatti dall’ultimo album da studio e THE MIRACLE esce in tutto il mondo il 22 maggio 1989, anticipato da I Want It All, un pezzo trascinante che esalta le doti vocali di Freddie e la chitarra di Brian e porta di nuovo alla ribalta i Queen dopo la lunga assenza e la sofferta decisione di non suonare più dal vivo. I Want It All trova il successo anche in Italia, dove verrà utilizzato per la pubblicità della Seat Toledo e per la società petrolifera Q8. Dal 33 giri vengono estratti altri quattro brani per altrettanti singoli: Breakthru, The Invisible Man, Scandal e The Miracle, tutti accompagnati nelle loro b-side da pezzi inediti (Stealin’, Hijack My Heart, My Life Has Been Saved e Stone Cold Crazy – live). In un mercato ormai pilotato dalle stesse case discografiche verso il collezionismo più sfrenato, in Inghilterra arrivano nei negozi più di trenta supporti tra 45 giri, Cd singoli, cassette singole, Picture Disc e 12 pollici. A questi vanno aggiunti i videoclip realizzati per ogni singolo 45 giri, che determinano in maniera preponderante il successo degli stessi brani.

THE SHOW MUST GO ON (1994)

L’ultimo 45 giri ufficiale con Freddie Mercury, The Show Must Go On / Keep Yourself Alive, viene rieditato in un’edizione tutta italiana il 9 maggio 1994: la EMI locale lo distribuisce in edizione limitata di 2000 copie numerate a mano e in vinile rosso. La presentazione avviene a Milano il 21 maggio in occasione di una serata per la raccolta di fondi a favore della ricerca sull’AIDS. Inutile dire che, in un momento di massima espansione collezionistica, il 45 giri va esaurito in pochissimo tempo, con richieste pervenute da ogni parte del mondo. Dal prezzo iniziale (50.000 delle vecchie lire), il singolo è via via aumentato di valore nel corso del tempo fino ad arrivare ai 150 euro attuali. Ovviamente, le copie di bassa numerazione raggiungono quotazioni più alte.

Trovate queste e molte altre curiosità, oltre a contenuti in esclusiva, sullo speciale di Classic Rock sui Queen, disponibile qui.
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