A un anno dalla tragica notte, il Bataclan ha riaperto le sue porte con un concerto di Sting, tenutosi il 12 di novembre.
L’ex frontman dei Police si è esibito per l’evento di ri-apertura, 24 ore prima dell’anniversario del 13 novembre, quando nel 2015 avvennero la serie di attacchi terroristici nella capitale francese. La riapertura è stata anche una presa di posizione: la volontà di non arrendersi e mandare un messaggio di forza e speranza. Nonostante la difficoltà, soprattutto emotiva, di questa riapertura, il Bataclan proseguirà con la sua attività e i suoi live.
Lo scorso anno, la sede, stava ospitando gli Eagles Of Death Metal, quando i terroristi irruppero nella sala aprendo il fuoco, le uccisioni coordinate per tutta la città portarono a 130 morti e moltissimi feriti.
L’ultima volta che Sting suonò al Bataclan, fu con i Police, nel 1979. Questa volta, il ricavato del concerto è stato devoluto interamente ad una buona causa, l’associazione Life For Paris. Qualche settimana prima del concerto, Sting ha detto: “Per la riapertura del Bataclan, avremo due compiti importanti di riconciliazione. In primo luogo, vogliamo ricordare e onorare coloro che hanno perso la vita un anno fa; in secondo luogo celebrare la vita e la musica in questo storico teatro e con tutto ciò che rappresenta.”
“In questo modo, speriamo di rispettare la memoria, come pura la vita di chi è caduto. Noi non li dobbiamo dimenticare..” Sting, ha concluso lo spettacolo con qualche minuto di silenzio per ricordare le vittime.