Il primo album del trio di Seattle usciva il 15 giugno del 1989
Il 15 giugno del 1989 la Sub Pop pubblicava BLEACH, il primo album dei Nirvana; il disco era stato registrato allo studio Reciprocal Recording di Seattle tra il dicembre 1988 e il gennaio 1989; non ebbe un grande successo commerciale, ma venne ricevuto bene dalla critica. Nel 1992 venne ristampato dalla Geffen dopo il successo di NEVERMIND del 1991 e arrivò fino alla trentatreesima posizione delle chart americane.
Dall’enciclopedia del Rock (in edicola e online!):
“Come diventare una leggenda. Ricetta: vita di eccessi, morte precoce e, vivaddio, massiccia dose di talento. Il talento Kurt Cobain lo dimostra sin dai giorni della sua problematica infanzia, insieme a una sconfinata passione per la musica e le arti.
I 90 rispondono agli 80 di coca ed edonismo con il grunge,dove si convogliano rabbia, nichilismo e potenza sonora. L’esordio di BLEACH non è così memorabile, un noise rock talvolta più fragoroso del metal. I miti di Kurt non sono però solo Melvins e Smithereens, ma anche e soprattutto i Beatles e About a Girl (composta dopo aver ascoltato numerose volte Hey Jude, ammette l’autore) è uno squarcio sul futuro del gruppo.
Con un batterista finalmente in sintonia (Dave Grohl) e la produzione di Butch Vig, NEVERMIND realizza il crossover che segnerà una generazione: definite melodie pop di qualità adagiate su tappeti distorti e potentissimi in salsa Pixies – stop improvvisi, basso solitario, esplosioni – sparate dalla voce graffiante di Cobain.
I milioni di copie vendute sono talmente inaspettati da stravolgere menti ed equilibri. Il successivo IN UTERO riesce nell’impresa di non clonare il predecessore, ma il suo autore è ormai alla deriva. L’eco di una fucilata alla testa l’8 aprile 1994 consegna Cobain al “club dei 27” e i Nirvana al mito”.