Scoppia la polemica e la cover band di Springsteen si ritira dal Gala di Trump

Foto via: anycontent.net

La cover band di Bruce Springsteen, dopo le numerose polemiche, ha ceduto alle pressioni. I B-Street Band erano stati ingaggiati per la cerimonia di insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump, viste le numerose difficoltà nel trovare un’artista di successo che si esibisse, e soprattutto, non potendo avere il Boss in persona, un dichiarato anti-Trump. Sette anni fa, alla cerimonia per l’ex presidente Obama, Springsteen si esibì fra i numerosi ospiti di spicco.

Negli ultimi giorni, la band è stata oggetto di una tempesta mediatica, polemiche sui social network e destinatari di una valanga di mail indignate. Contro i B-Street, si è schierato persino il senatore democratico del New Jersey, Ray Lesniak che ha twittato: “Stanno abbandonando il messaggio della musica di Springsteen“, e moltissimi fan non potrebbero che essere più d’accordo. Dal canto suo, la band ha parlato di un fraintendimento, dicendo che si sarebbero esibiti ad un’altra serata sempre connessa alla casa Bianca e quindi a Trump, ma non al famoso Gala, dichiarazione che ci ha lasciato piuttosto dubbiosi.

Poco importa, perchè la cover band del Boss ha deciso di ritirarsi definitivamente da qualunque fosse il suo ingaggio alla Casa Bianca, dicendo che lo hanno fatto soltanto per il rispetto che nutrono per Bruce.

Negli ultimi mesi, Springsteen ha più e più volte espresso la propria rabbia nei confronti dell’elezione di Trump, schierandosi apertamente dalla parte della Clinton e apparendo ad alcuni raduni democratici. Ad ogni modo: “E’ ingenuo pensare che si possa separare la politica dall’arte.“.

 

 

 

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