IRON MAIDEN: la lotta al secondary ticketing funziona

Gli Iron Maiden hanno finalmente conquistato qualche successo nella lotta contro i bagarini e i contraffattori. La band ha condotto una lunga campagna contro il secondary ticketing e i suoi biglietti a prezzo extra-maggiorato. Fra le file di questa battaglia, abbiamo visto schierarsi con grande impegno anche i Radiohead e i Foo Fighters, che, insieme ai Maiden, hanno fatto un’esplicita richiesta al governo inglese, chiedendo di reprimere con ogni mezzo il secondary ticketing.

Lo scorso settembre, in occasione del loro tour nel Regno Unito, a promozione del nuovo album The Book Of Souls, hanno provato ad introdurre la “paperless ticketing”, per permettere ai fan di comprare i biglietti al prezzo desiderato, e in effetti la mossa ha funzionato.

La differenza è lampante, nel 2011, furono venduti ben 6294 biglietti attraverso vie di secondary ticketing, per un loro concerto, nel 2016 invece, soltanto 2o7. Molti di questi identificati come fasulli, hanno permesso alle autorità di indagare sulla questione.

Il manager degli Iron Maiden ha confermato il calo del 95% con entuasiasmo, dicendo che i deterrenti utilizzati direttamente dalla band e promossi anche dal governo hanno funzionato, perciò proseguiranno in questa direzione.

 

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