CHRIS CORNELL: nessun farmaco ha contribuito alla morte

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Foto via: www.palmerslodge.com.hr

Il rapporto dell’autopsia e degli esami tossicologici hanno provato che Chris aveva assunto molti farmaci, ma: “Non hanno contribuito alla sua morte.”

Dopo i risultati dell’autopsia e gli esami tossicologi eseguiti sul cantante dei Soundgarden, Chris Cornell, il coroner ha confermato che “I farmaci non hanno contribuito a causarne la morte.

Cornell è stato trovato morto nella sua stanza d’albergo a Detroit, il mese scorso. La causa della morte, in un primo momento non confermata, si è poi rivelata essere quella del suicidio. Una versione che poco aveva convinto i familiari del cantante, in particolare della moglie di Chris, che dichiarò che il marito non avrebbe mai compiuto un gesto del genere se fosse stato in grado di intendere e di volere. Ecco allora che è scattato l’allarme, in merito ad un ansiolitico che il cantante era solito assumere, che avrebbe potuto influenzare le sue azioni, magari a causa di un dosaggio elevato.

Tuttavia, il medico legale ha ribadito che il suicidio non è stato affatto causato né da farmaci, né da droghe. L’assunzione del fantomatico ansiolitico, l’Ativan, abbinata ad altri farmaci trovati nel corpo di Cornell, e il loro dosaggio nel sangue, sono risultati inferiori ai livelli per cui lo stesso farmaco è indicato come “possibile causa di morte“.

Dopo il rilascio dell’autopsia, e dell’esame tossicologico, la moglie, Vicky Cornell, ha dichiarato a Rolling Stone: “Molti noi, e coloro che conoscevano Chris, hanno notato che non era in sé durante le sue ultime ore. Era strano, era fuori. Abbiamo appreso dall’esame tossicologico che diverse sostanze sono state ritrovate nel suo sangue. Dopo tanti anni di sobrietà, questo momento, questo terribile giudizio, sembra aver completamente alterato il suo stato d’animo.

Qualcosa è andato in modo totalmente sbagliato, ed io e i miei figli siamo distrutti e devastati, non si potrà tornare indietro. Apprezziamo appieno tutto l’amore che abbiamo ricevuto in questo periodo estremamente difficile.

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