Chris Cornell riceverà il premio “Human Rights Hero”

Foto via: www.chicagotribune.com

L’impegno di Chris Cornell nei confronti delle vittime di guerra non è stato dimenticato: riceverà il premio “Human Rights Hero”

Nei prossimi giorni sarà conferito a Chris Cornell un importante riconoscimento, con il premio “Human Rights Hero“.

Il cantante dei Soundgarden si è tolto la vita lo scorso maggio, ma i gesti che lo hanno da sempre contraddistinto hanno fatto sì che quest’anno il riconoscimento fosse suo. Si tratta della seconda edizione della LA Chefs for Human Right, una cena di beneficenza istituita dai proprietari di un famoso ristorante californiano, Bryant Ng e la moglie Kim Luu-Ng. Chris, il cui premio sarà ritirato dalla moglie Vicky, sarà premiato anche per la sua canzone “The Promise“, colonna sonora dell’omonimo film del 2016 che racconta la triste storia del genocidio armeno. Il testo di Chris ha ispirato gruppi di aiuto ai rifugiati e a sostegno dei diritti umani, risuonando come una chiamata a tutte le persone preoccupate per la situazione dei rifugiati e le vittime di guerra. Oltre a questo, come già anticipato poche righe più sù, Cornell sarà premiato per il suo impegno umanitario e i suoi numerosi gesti di solidarietà nei confronti di coloro vittime di ingiustizie e violenze. Ad aprile 2017, infatti, Vicky e Chris visitarono in prima persona un campo profughi in Grecia, dove parlarono coi figli di alcuni rifugiati e le loro famiglie.

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Just a month before his death, Chris Cornell visited with Afghan and Syrian children at the Eleonas Camp for refugees in Greece.

L’evento devolverà il ricavato al “Program fot Torture Victims, la prima campagna di raccolta fondi per i diritti umani, nonché il primo programma di riabilitazione negli Stati Uniti dedicato alla riabilitazione fisica e psicologica delle persone vittime di crudeltà e torture, in oltre 70 paesi.

Siamo profondamente onorati di celebrare questo lavoro, in grado di cambiare le vite, che Vicky e Chris hanno compiuto in prima persona“, afferma Kim Luu-Ng. “Il loro sostegno e la dedizione nei confronti dei bambini profughi siriani, ha aumentato la consapevolezza di questa crisi e ha offerto speranza a coloro che l’avevano persa“.

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