La nostra intervista ai SIRIUS

Più che una band, i salernitani Sirius sono un ambizioso progetto multimediale. Con REVENGE hanno cercato di riscattare la loro terra, il Cilento…

Chi sono i Sirius?
Il nome, si ispira al brano Sirius, della band britannica The Alan Parsons Project, che ha dato spunto alla struttura melodica del nostro primo lavoro discografico. Più che una band, siamo un progetto artistico, fondato verso la fine del 2015 da Joe Peduto (chitarra/voce) e Josh Di Pasca (tastiere/voce), con l’obiettivo di fondere musica e arte visiva, partendo dal modello del concept album, per poi dare spazio anche ad artisti nell’ambito del disegno grafico…

Come è nata la band?
Dopo aver trascorso diversi anni insieme ad altri progetti musicali, volevamo combinare le nostre idee musicali alle sperimentazioni sonore, per questo dal dicembre del 2017 a marzo del 2017, abbiamo aperto le porte ai primi lavori personali autoprodotti. Dalla preparazione del primo album, alla composizione della musica, fino alla stesura dei testi in inglese, per poi completare il tutto con gli arrangiamenti e le registrazioni in studio, che hanno dato origine all’album Revenge.

Cosa ci dite del brano con cui vi siete aggiudicati il contest?
Every è tratto dal primo album REVENGE. Il sound racchiude le diverse sfumature del rock, avvolgendo il prog, l’ambient e il rock psichedelico. Nel brano, abbiamo collaborato con il chitarrista Luca Colombo, con cui abbiamo registrato nel marzo del 2017, a Parma.  La musica è stata composta e poi interpretata da Joe alla chitarra e Josh alla voce, al basso invece, Pasquale Venturiello, al sound recording di Aniello Anzalone e Audio Mastering Mattia D’Amato e per ultimo (ma non ultimo l’interpretazione) canora di Adia Bini. Trovandosi nel momento giusto, al posto giusto, è stato possibile realizzare questo brano in maniera completa.

Quanti album avete all’attivo, e cosa ci dite al riguardo?
REVENGE, ovvero “vendetta”, è il primo step di più fasi progettuali, volto a fondere musica e arte grafica. La copertina è stata disegnata a mano dalla grafica Silvia Sperduta, e il booklet fotografico è opera di Roberta Ricciardi. I brani sono uniti da un legame metaforicoconcettuale e melodico. Tutto s’ispira alla frase di Goethe: “La vendetta più crudele è il disprezzo di ogni vendetta possibile”. Il tutto vuol rappresentare l’essenza dell’uomo che si libera dall’inerzia delle sue oppressioni (fisiche, mentali, sociali), abbandonando i luoghi della memoria e dando vita a una rivalsa, creando mediante la vendetta un riscatto che possa condurre a un punto zero da cui ripartire. A tal proposito, il progetto è anche simbolo di denuncia e riscatto del nostro territorio di origine, il Cilento.

Vi identificate in un genere musicale particolare?
Dobbiamo ancora capire a quale genere apparteniamo: nei nostri brani si sentono diverse sfumature, pop-rock, soft-rock, ambientrock, electro-rock, prog-rock, psichedelicrock. Per molti versi potremmo ispirarci ad artisti come Pink Floyd, Alan Parsons Project, Mike Oldfield, ma con qualcosa in più: vogliamo sperimentare, senza imitare.

Progetti futuri?
Il “sequel” di REVENGE, THE OTHER SIDE, un secondo album che completa il primo, e un fumetto. Il fumetto sarà ambientato a Roscigno Vecchia, la Pompei del 900, paese fantasma sito nel Comune di Roscigno, nel Cilento, località già protagonista nel videoclip ufficiale di Every. Il fumetto è in fase di realizzazione, dalla matita di Simona Simone…

Cosa sperate per il vostro futuro?
Speriamo con tutto il cuore che il nostro sound, la nostra musica e il nostro messaggio possano arrivare a destinazione, nelle orecchie e sui palchi, di fronte a migliaia di persone. Purtroppo, oggi, l’interesse musicale dei locali si limita quasi esclusivamente alle tribute band, ammazzando totalmente la crescita di altri gruppi. In questo senso, speriamo che questa intervista ci dia una bella spinta.

Avete un’etichetta discografica?
No, tutto quello che abbiamo fatto è stato in autoproduzione. Confidiamo nel fatto che un giorno un’etichetta possa interessarsi a noi. Ma quelle a cui, per ora, ci siamo rivolti, non ci hanno ritenuti sufficientemente “commerciali” né vendibili ai giovani d’oggi. In Italia.

Visita il sito ufficiale della band per non perderti nessuna novità! 

 

 

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