IRON MAIDEN: la band, accusata di plagio, è costretta a pagare

Foto via: www.rockbywild.it/steve-harris-gioca-a-calcio/

Gli Iron Maiden sono stati accusati di plagio con il brano “Hallowed Be Thy Name”: ora, sono costretti a pagare l’ex manager in pensione Barry McKay

Vi ricordate l’accusa di plagio mossa da Barry McKay, manager in pensione, agli Iron Maiden? Vi rinfreschiamo la memoria, lo scorso maggio, la band fu accusata di plagio durante alcuni show del The Book Of Soul Tour, additati per “Hallowed Be Thy Name“. Da quel momento, il brano è stato escluso dalle varie setlist ed è iniziata una vera e propria battaglia legale.
Secondo McKay, la canzone dei Maiden sarebbe stata scopiazzata da un brano prodotto nel 1974 dallo stesso manager, scritto dal musicista Brian Ingham dal titolo “Lying in my Shadow“. Il brano, sarebbe poi stato registrato dalla band Beckett con un altro titolo, “Life’s Shadow“. Il fatto sarebbe questo: a quel tempo, il manager della band era Rod Smallwood, a noi molto ben noto per essere stato anche il manager degli Iron Maiden.

Per questo, McKay ha chiesto alla corte che Steve Harris e Dave Murray gli riconoscessero un pagamento di circa 900.000 sterline. Una fonte vicina alla band, ha poi chiarito i fatti dicendo: “Non crediamo che Brian Ingham sia stato l’autore di queste sei linee in questione, 40 anni fa, come dice McKay. Tuttavia, a causa delle spese legali e l’alto costo della causa, la cosa è stata risolta con un pagamento di 139.000 sterline direttamente a McKay. Avrebbe dovuto prevederlo.

Dal canto suo, McKay ha dichiarato: “Harris, Murray e i loro manager mi sembrano dei pessimi perdenti.

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