Beppe Carletti si racconta in un libro

Foto ufficio stampa Gabriele Lo Piccolo

In “Questi sono i Nomadi e io sono Beppe Carletti”, scritto con Marco Rettani, la storia del tastierista dal dopoguerra ai concerti affollati

É uscita la biografia “Questi sono i Nomadi e io sono Beppe Carletti” (edita da Mondadori, 156 pagine, 19 euro) scritta da Marco Rettani a quattro mani con lo stesso Carletti.
Nel libro tutto si svolge durante un viaggio notturno in auto di ritorno a casa dall’ennesimo concerto. Un viaggio come molti altri in apparenza, che si trasforma però in un itinerario attraverso la memoria. Immancabile compagno di viaggio Augusto Daolio, testimone muto ma non per questo meno importante dei ricordi di una vita.
Dall’odore agrodolce del dopoguerra al concerto dei centomila in piazza Duomo a Milano, la vita movimentata di Beppe Carletti si articola all’interno di questi due estremi, custodita in una narrazione che ripercorre in modo insolito un’avventura musicale lunga cinquantacinque anni. Fondatore e tastierista dei Nomadi, Carletti ha attraversato la storia recente di questo paese restituendoci in queste pagine un affresco storico ricco di aneddoti gustosi, di incontri preziosi, di particolari inediti.
L’autore Marco Rettani torna dopo la pubblicazione del romanzo (con prefazione di Patty Pravo) “Non lasciami mai sola” ottobre 2015, giunto alla quarta ristampa. Ha collaborato come autore e compositore con Patty Pravo, Laura Pausini, Francesco Renga, Noemi e gli stessi Nomadi.

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