Che si parli di rock al femminile, di una frontgirl o di una band interamente composta da donne, è chiaro che questa sia una delle calamite del nuovo millennio. Parliamo di Maida Vale, il quartetto svedese, che debutta con Tale Of The Wicked West, un album interessante nel quale si mescolano influenze di heavy blues e psichedelia.
La carriera delle quattro ragazze ha cominciato ad accelerare 2012, quando la band ha iniziato a fare numerosi live, nonostante inizialmente non credessero che fossero davvero i concerti dal vivo a permettere ad una band di crescere così. La cantante della band è Matilda Roth, vestita con colori e simboli sgargianti dal sapore decisamente Woodstock, sul palco ama muoversi come uno sciamano per evocare quegli scenari: tutta la band è immersa in questo stile un po’ hippie e vintage che ci riporta indietro nel tempo. La chitarrista Linn Johannesson, ci racconta: “Nonostante oggi tante cose siano cambiate in meglio, quattro donne sul palco che suonano heavy blues e si agitano al ritmo di una batteria sono sempre viste con una punta di sospetto. Prima questa cosa ci metteva un certo disagio, ma oggi siamo molto più sicure di noi e sappiamo che alla fine il pubblico ci giudicherà solo per la musica. E per ora le cose stanno andando bene.”
L’album è uscito i primi di settembre e sta avendo ottime recensioni in tutta Europa, grazie alla dose di mistero, giovinezza e calore che le rende ancora più interessanti. Il quartetto continua a rimanere sotto i riflettori, e noi nutriamo grandi speranze sulla loro carriera.
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