10 ragioni per cui avremmo voluto vedere THE END

Stanotte, 13 ottobre, verrà proiettato il film evento che saluterà i Motley Crue: se ne sono andati in una tempesta di coriandoli, in mezzo a fan in lacrime e pronti a mettere via i loro estintori. Ecco le dieci chicche che ci faranno pentire di essercelo perso.

1. FUOCO!

C’è così tanta piromania in questo film che si può quasi percepire il calore provenire dallo schermo. Il fuoco è lanciato da ogni parte del palco, Nikki Sixx stesso si trasforma in un lanciafiamme.

2. Mick Mars

Nonostante gli spostamenti a mò di granchio a rallentatore, e l’aspetto dell’uomo più anziano ad aver mai camminato sulla terra, le dita tatuate di Mick Mars sono fluide come quelle di un ragazzino. Musicalmente, è la parte migliore del film.

3. Le interviste

Quando ci si esibisce insieme sul palco, senza essere più legati da un accordo legale, si ha carta bianca nel dire quello che ti piace o no degli altri membri della band, sapendo che non capiterà più di spendere altri sei mesi insieme su un tour-bus. Così tutti si rivelano, quando non vanno d’accordo, come una vera famiglia, un po’ disfunzionale.

4. Tour Manager Tim Krieg

Il tour manager della band è in qualche modo dotato della facoltà di ‘dire quel diavolo che vuole‘, e ovviamente ci offre dei momenti di risate esiliranti nel dietro le quinte mentre spiega le dinamiche interne alla band. “Alcuni giorni si piacciono l’un l’altro, altri no. Comunque la maggior parte dei giorni è un no.”

5. Fuoco!

Avevamo già menzionato il fuoco?

6. L’ hoverboard di Tommy Lee

Tommy Lee ha un hoverboard, che utilizza per vagabondare allegramente fra i corridoio dei dietro le quinte; è esattamente il tipo di giocattolo che ci si aspetterebbe possa possedere.

7. L’assolo di batteria di Tommy Lee

La tecnica di Tommy Lee si è evoluta nel corso degli anni e nella loro ultima notte prende una piega inaspettata, con un esibizione indimenticabile.

8. I Fan

Non ci stancheremo mai di guardare i fan impazziti per la musica heavy metal, intervistati nei parcheggi degli stati o delle sale concerto. Tutti ad urlare “Motley fuckin’ Crue!”.

9. Il culmine

Alla fine dello spettacolo, su un piccolo palco al centro dell’arena, Tommy Lee suona con un malinconico pianoforte a coda Home Sweet Home. L’atmosfera diventa improvvisamente molto intima, in contrasto con la vastità dello spazio e con le maniere che usano per rivolgersi l’un l’altro. Ma come i coriandoli cadono, come se fossero soffiati dal vento, la band suona le sue ultime note insieme. E mentre i fan sono inquadrati in lacrime e singhiozzi, è innegabile il legame che la band è riuscito ad instaurare col suo pubblico.

10. FUOCO!

Sì, siamo ancora qui a parlare del palco infuocato di quella notte. Guardando The End è come stare in prima fila all’incendio dei pozzi petroliferi di petrolio nel Kuwait, alla fine della Guerra del Golfo. E’ come vivere durante l’apocalisse, è folle. Ne sarebbe davvero valsa la pena di vederlo di fronte al grande schermo e in una sala sonorizzata come si deve. Per tutti gli sfortunati italiani che se lo sono perso, non ci resta che aspettare di potercelo guardare sul divano, in pigiama, magari non sarà proprio lo stesso, ma di certo finiremo per commuoverci.

Fonte: https://teamrock.com

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