Intervista a Federica Abbate e Angelica

 

La redazione di Stone Music ha realizzato una doppia intervista con Federica Abbate e Angelica: potete trovare la versione cartacea su Vinile n.19 e, in più, qualche domanda inedita di seguito al video…

Nel frattempo, buona visione!

 

 

Qualcuno ti ha dato contro o è rimasto deluso dal tuo cambio di percorso?
A:
No, devo dire di no e se l’ha fatto, l’ha fatto in silenzio, non ha condiviso con me la sua contrarietà.
F: È stato un percorso diverso perché io vengo dall’autorato. Quando ti dedichi solamente ad altri nel momento in cui sottrai quell’attenzione per i tuoi progetti nascono ovviamente dei conflitti d’interesse. Però devo dire la verità, ho con i miei colleghi dei rapporti fantastici e in qualche modo il cantautorato non è qualcosa che elimina l’autorato ma è semplicemente un percorso diverso, perché io esprimo me stessa mentre nell’altra veste faccio esprimere qualcun altro.

Ci sono artisti a cui ti sei ispirata o a cui ti ispiri tutt’ora?
A:
Sì, tutti gli ascolti che ho avuto dall’adolescenza ad oggi. Sicuramente tutto il cantautorato italiano, abbiamo una tradizione stupenda anche a livello di sound, non soltanto a livello delle canzoni. Tutto il brit-pop a partire dai Beatles fino ad oggi. Poi ascolto un po’ di tutto, mi piacciono tantissimo Lana Del Rey e Florence and the Machine.
F: Tanti, dai cantautori italiani a Sia e Lana Del Rey.

Molti artisti dichiarano di sentirsi maggiormente ispirati quando attraversano dei momenti bui o tristi… vale lo stesso per te?
A: Decisamente sì.
F: Dipende, io scrivo sempre. Nei momenti tristi nascono canzoni tristi e nei momenti felici nascono canzoni felici.

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