Opeth: un negozio di dischi e 50 sterline

Abbiamo portato gli Opeth a fare shopping, la sfida? Un negozio di dischi e 50 sterline.

Mikael Åkerfeldt apre la confezione di un vinile di SGT. PEPPER’S LONELY HEARTS dei Beatles, la sua voce diventa un sussurro e il gesto magico: “Riesci a sentirlo? Quel crepitio che nasce quando apri la copertina ed estrai un vinile.”
Dall’altra parte del negozio di Londra, Flashback Records, è impegnato nella ricerca di altri dischi il chitarrista Fredrik Åkesson, sì quello coi ricci e il buffo pizzetto.

E’ stato chiaro dal primo istante in cui sono arrivati che avevamo di fronte due collezionisti di prim’ordine, entrambi stretti alle buste piene di dischi che avevano razziato poco prima al Reckless Records, di Soho. In effetti, le 50 sterline messe a disposizione da Classic Rock non sono che una minuscola goccia nell’oceano rispetto a tutti i soldi già spesi dagli Opeth in dischi da collezione durante questa breve visita a Londra. Fredrik Åkesson e Mikael Åkerfeldt, hanno rispettivamente 44 e 42 anni, e sono figli del boom metal degli anni ’80. Gli Opeth iniziarono nel 1990 come un ringhioso gruppo death metal, prima di tramutarsi in hard rockers stregoneschi con tendenze prog.

Åkerfeldt, ci confessa di avere una collezione di dischi di circa sei o settemila esemplari, e ha una lista ben precisa in testa di cosa cercare nel negozio, fra cui una versione sbagliata del disco d’esordio dei Black Sabbath, che sul lato A invece di quella prevista presentava quello del primo disco dei Manfred Mann Chapter Three.

Il collezionismo di dischi è un ossessione“, ammette Mikael Åkerfeldt, frontman degli Opeth. Ma lui e il chitarrista sono riusciti a contenersi, limitandosi all’acquisto di due soli vinili.

Mikael Åkerfeldt: “Probabilmente ne ho già dieci copie, e ne ho appena comprata un’altra per venticinque sterline! Non mi serviva!! Ma è uno dei dischi che preferisco, per cui non è vero… dovevo averlo! Gli Uriah Heep erano un gruppo molto popolare in Svezia. Demons And Wizards era il loro quarto disco, ma avrei potuto scegliere uno qualsiasi degli altri tre. Mia figlia Melinda si chiama così per la canzone Come Away Melinda, del loro primo disco. Mi piace praticamente tutto quel che hanno fatto. Anche i loro dischi di fine anni 70.

Fredrik Åkesson: “Me l’ha consigliato Mikael. La PFM [come sono chiamati di solito] sono un gruppo italiano nato negli anni 70. Il fratello della mia ex ragazza aveva un amico che credo fosse il figlio del batterista, ma non ne sono sicuro. L’ho chiamata per potervelo confermare, ma mi ha detto che non dovevo chiamare suo fratello perchè lei non se lo ricordava [ride]. Non li ho mai sentiti ma sembrano un gruppo prog con forti influssi di musica classica.

Abbiamo fatto una lunghissima chiacchierata e trascorso un pomeriggio insieme agli Opeth, leggi il racconto completo nell’articolo presente nel numero #48 di Classic Rock, tantissime fotografie inedite e piccole confessioni.

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