Il 16 aprile 1971 usciva “Brown Sugar” dei Rolling Stones per la Rolling Stones Records, la neonata etichetta che lo stesso gruppo inglese aveva fondato dopo il tormentato rapporto con la Decca. Il singolo chiude una triade di 45 giri che definirono il nuovo sound dei Rolling Stones, inaugurata con “Jumpin’ Jack Flash” e proseguita con “Honky Tonk Women”.
Brown Sugar apre l’album “Sticky Fingers”, famosissimo per la “zip” vera inserita nella copertina creata da Andy Warhol, e venne scritta sostanzialmente dal solo Mick Jagger, che dichiaro “The lyric was all to do with the dual combination of drugs and girls. This song was a very instant thing, a definite high point” (il testo è completamente incentrato su droga e ragazze; questa canzone fu una cosa istantanea, davvero un punto alto”.
Il brano venne registrato agli studi Muscle Shoals dell’Alabama dal 2 al 4 dicembre 1969, ma venne pubblicato nel 1971 per questioni legali; è uno dei migliori esempi della tecnica chitarristica di Keith Richards, che qui usa l’accordatura in sol aperto con la chitarra a cinque corde (avendo rimosso il mi basso).
Il brano arrivò al primo posto della top ten americana e al secondo di quella inglese, ed è considerato un classico della storia del rock dal momento della sua uscita.
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