La filosofia del nuovo album dei Metallica

Ci siamo. Manca davvero poco alla pubblicazione dell’album più atteso degli ultimi dieci anni. Un album che stavamo iniziando a credere, onestamente, non avrebbe mai visto la luce del giorno. Dietro ci sono lacrime, sudore e sangue: otto anni di lavoro, dopo tutti i ritardi, i tour, i festival, i film i riff perduti e qualsiasi altra cosa, eccolo. Il capitolo successivo della band metal più importante al mondo sta per essere scritto. Insomma, i Metallica ci hanno caricato di aspettativa, saranno all’altezza? Due dischi, 12 canzoni e 80 minuti di materiale inedito, giusto per essere precisi.

James Hetfield ha spiegato la filosofia che ha ispirato tutta la composizione dell’album, appunto, Hardwired… To Self Destruct. L’album verrà rilasciato il 18 novembre e per ora abbiamo avuto qualche anticipazione attraverso la pubblicazione dei video di alcuni singoli.

Molte delle canzoni contenute hanno a che fare con l’esistenza dell’uomo sul pianeta. Chi pensiamo di essere? Nella storia dell’universo siamo stati qui sì e no per un millesimo di secondo, e pensiamo di poter controllare il mondo, il riscaldamento globale e tutto il resto…” e prosegue “Abbiamo davvero quel tipo di controllo, o il nostro tempo ha una scadenza? Non lo so.” Ammette che l’album rappresenta un po’ il suo approccio cinico verso l’umanità, e tocca diversi aspetti, fra cui anche la tecnologia. A che punto l’uomo è dipendente dalla tecnologia digitale?

I Metallica hanno aggiunto una data al loro WorldWired Tour, la città di Berlino, e ne sono entusiasti. “Avevamo già anticipato che avremmo celebrato l’uscita dell’album con un salutino ai nostri amici in Europa!” e prosegue “Custodiamo il segreto della nostra prima tappa in modo speciale, ci è stato chiesto di mantenere un profilo basso sui dettagli, almeno per un paio di giorni.

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