Il 2019 è stato proclamato dalle Nazioni Unite “The International Year of Indigenous Languages”, con il proposito di sensibilizzare i popoli sulle conseguenze della messa in pericolo delle lingue indigene in tutto il mondo e con l’obiettivo di stabilire un legame tra lingua, sviluppo, pace e riconciliazione.
Per aderire a questa osservanza, gli studenti del Liceo Allison Bernard Memorial di Eskasoni in Nuova Scozia (Canada) hanno registrato nella loro lingua nativa, il Mi’kmaq, “Blackbird”, un brano dei Beatles composto da Paul McCartney nel 1968. La scelta non è stata certo casuale, perché è noto che il testo di McCartney tratta dei diritti civili della popolazione di colore statunitense.
La protagonista del video, Emma Stevens, probabilmente non si aspettava che la sua cover diventasse subito virale su Youtube, ma soprattutto che lo stesso Paul McCartney elogiasse la versione durante uno dei suoi ultimi concerti, invitando il pubblico ad ascoltarla in rete, come riferito dal network CTV News Atlantic.
Il miracolo musicale di Emma Stevens è stato quello di far riuscire ad ascoltare una lingua parlata da meno di 10.000 persone ad almeno 600.000 utenti su Internet. Ma il numero, ne siamo sicuri, è destinato a crescere ancora!
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