I dischi d’esordio dello scorso millennio erano spesso singoli a 45 giri. Come nel caso dell'esordio di Bobby Solo.
Ci sono dischi che hanno cambiato solo la vita e la carriera di chi li ha incisi. Ma ce ne sono altri che hanno cambiato anche la nostra vita, quella di appassionati, di collezionisti o di semplici curiosi.
È il caso dell'esordio a 45 giri di Bobby Solo. Ve lo ricordavate?
Ora che sei gia una donna / Valeria
45 giri Ricordi SRL 10330; 1963 € 25
Bobby Solo ha da poco compiuto diciotto anni quando si vede proiettato nel mondo della musica leggera nel quale aveva sognato da sempre di entrare. Ciò avviene grazie a Vincenzo Micocci che lo mette sotto contratto dopo averlo sentito cantare per caso, nella sala d’attesa del suo ufficio alla Ricordi, due canzoni di Elvis Presley.
Ora che sei già una donna, firmata da Mogol e da Iller Pattacini, è una canzone curiosa, perché non ha né strofa né ritornello ma un unico blocco melodico che si ripete per tre volte, preceduto, intervallato e seguito da un riff vincente di violini che non si dimentica facilmente, e che è il vero tratto distintivo di tutta la canzone. Sul retro c’è Valeria, che il giovane Roberto Satti (questo il suo vero nome) ha scritto, ma che non può firmare perché ancora non iscritto alla SIAE, insieme ad Andrea Lo Vecchio, l’amico che lo ha introdotto in Ricordi: una canzone decisamente anticonvenzionale, piena di inusuali passaggi armonici e melodici, e in cui il giovane Bobby dichiara tutta la sua ammirazione per Elvis, imitandone l’inconfondibile gorgheggio e il tipico falsetto leggero.
Firma per lui Lunero (cioè Pattacini), che cura anche gli arrangiamenti, per la verità non particolarmente brillanti ma in compenso decisamente al servizio della voce di Bobby, una voce già ben impostata e sicura, che avrà bisogno di pochissimi aggiustamenti e destinata di lì a poco (sette mesi) al trionfo sanremese di Una lacrima sul viso.