Oggi nel Rock: Il 3 luglio 1971 ci lasciava Jim Morrison

Sono passati 48 anni dalla scomparsa di Jim Morrison, ma la sua morte è ancora avvolta nel mistero

James Douglas Morrison, detto Jim, nasce l’8 dicembre del 1943 a Melbourne e muore tragicamente il 3 luglio del 1971 a Parigi. In principio venne dichiarato che il motivo del suo inaspettato decesso fosse causato da un attacco di cuore provocato da coaguli di sangue nell’arteria cardiaca. Sembra però che quel fatidico giorno il cantante e la sua compagna Pamela Courson avessero passato la serata in casa ascoltando della musica, dopo aver acquistato in precedenza una dose di eroina, sostanza che Jim aveva sempre preferito sniffare. La droga quella sera fu particolarmente potente e iniziò ad accusare degli strani sintomi, fu quindi portato in bagno per provare a farlo stare meglio, ma lì il cuore cedette definitivamente. Fu ritrovato esanime nella sua vasca da bagno. 

Questa sembra essere ormai la versione ufficiale, anche se il tastierista Ray Manzarek dichiara che sia stato l’alcol il colpevole della morte di Morrison (leggi qui):

Ho sentito tante storie sulla sua morte. Tanto che ora fatico a separarle fra loro; non credo che gli abbiano sparato né che sia stato accoltellato, credo sia morto per cause naturali. Si sentono storie di eroina, storia di droga; storie di Jim che muore in silenzio nella vasca da bagno, mentre Pamela dorme in camera da letto… Da dove cominciare? Ci sono altri che dicono che abbia avuto un infezione polmonare, che lo ha portato ad un attacco cardiaco: potrebbe essere una possibilità, perché durante le registrazioni di L.A. Woman, Jim tossiva veramente un sacco. Qualunque sia lo scenario, comunque, penso che dovremmo accettare il fatto che l’alcool sia il colpevole numero uno: lo indebolì nella resistenza, e anche il sistema nervoso ne risentì moltissimo.

Vogliamo ricordarlo così, con l’ultimo brano inciso con i Doors: Riders On The Storm, diventato per i fan una sorta di testamento musicale e spirituale.

 

 

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