63 anni fa nasceva Ian Curtis, cantante e paroliere dei Joy Division morto suicida a soli 23 anni
Ian Kevin Curtis nasce a Stretford il 15 luglio 1956, un sobborgo di Manchester. Cresciuto a Macclesfield, subisce sin dall’adolescenza il fascino delle opere decadenti dei poeti romantici ottocenteschi, della musica punk e dei personaggi della musica rock come Jim Morrison, David Bowie e i Sex Pistols. Nonostante fosse un ottimo studente (a soli 11 anni vince una borsa di studio), decide di abbandonare gli studi per dedicarsi completamente ai campi dell’arte, della letteratura ma soprattutto della musica.
Curtis incontra Bernard Sumner e Peter Hook a un concerto dei Sex Pistols. In questa occasione i due esprimono il desiderio di formare una band, e Ian si unisce immediatamente al progetto come vocalist e paroliere. Dopo un lungo processo di selezione di batteristi, anche Stephen Morris si unisce alla band. A quel tempo il gruppo aveva il nome di Warsaw.
Durante le esibizioni con i Joy Division, Curtis sviluppa uno stile di ballo particolarmente personale in quanto ricorda gli attacchi epilettici di cui soffre, a volte persino sul palco. La somiglianza è tale che il pubblico arriva a dubitare di ciò che vede, pensando si tratti di veri attacchi di epilessia fotosensibile. A un certo punto, infatti, Ian inizia a svenire sul palco poiché la sua salute peggiora di giorno in giorno e il numero di concerti da affrontare diventa troppo per lui.
Negli ultimi anni di vita la sua malattia diventa per lui un peso insostenibile e fu per questo che intorno ai vent’anni inizia a soffrire anche di depressione cronica, situazione che lo porta al suicidio a soli ventitré anni il 18 maggio 1980, quando decide di impiccarsi a una rastrelliera nella cucina della propria casa al numero 77 di Barton Street a Macclesfield.