Sono trascorsi esattamente trentasette anni dalla pubblicazione di The Wall, l’enorme successo dei Pink Floyd: divenne l’album più venduto negli Stati Uniti nel 1980, e comunque uno dei più venduti della storia.
L’album è basato su un personaggio fittizio, anche se premsumibilmente, si pensa, Waters si è ispirato principlamente a se stesso. L’album è l’opera per eccellenza del leader della band, infatti, gli altri membri della band si unirsono al progetto malvolentieri. Proprio per questo motivo, The Wall segna la fine della formazione classica della band: Roger Waters litigò con il tastierista Richard Wright per aver partecipato tardivamente alla registrazione dell’album, decidendo così di licenziarlo. L’assenza del tastierista, viene in parte colamata da un’orchestra diretta da Michael Kamen, accentuando il tono melodrammatico dell’album.
Il cambiò di sonorità dei Pink Floyd in questo album, così lontano da The Dark Side Of The Moon, portò molti dei fan ‘storici’ ad allontanarsi. The Wall resta comunque un’opera unica che ha lasciato un segno indelebile in ogni suo ascoltatore.
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