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6 dicembre 1969: violenze al concerto di Altamont

Il 6 dicembre del 1969, ad Altamont, in California, i Rolling Stones organizzarono quello che sarebbe dovuto essere il “Woodstock West”, un concerto gratuito, che avrebbe dovuto compensare i prezzi esorbitanti dei loro tradizionali concerti, e che attirò moltissimi giovani. Il concerto è ricordato per aver fatto da contraltare alla felicità di Woodstock, con tutta la simbologia “peace & love” che lo contraddistingue, ora vi spieghiamo perchè.
Al concerto, sarebbero stati presenti gli Hell’s Angel, con il compito di garantirne la sicurezza. Il risultato fu completamente l’opposto: ubriachi, e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti iniziarono ad aggirarsi fra i trecentomila presenti picchiando le persone in modo del tutto casuale, soprattutto sotto al palco. I musicisti presenti tentarono invano di riportare la calma, e nemmeno Marty Balin dei Jefferson Airplane fu risparmiato dalla loro furia. Lo stesso Mick Jagger fu aggredito non appena approdato al concerto, da un fanatico che diceva di “odiarlo”. La situazione degenerò a tal punto che, durante l’esbizione dei Rolling Stones, un ragazzo fu assassinato proprio sotto ai loro occhi. Meredith Hunter, un ragazzo afroamericano di 18 anni. Il ragazzo brandiva una pistola e gli Hell’s Angel lo accoltellarono con cinque colpi nella schiena, per poi scagliarsi su di lui prendendolo mortalmente a calci.
Col senno di poi, ovviamente, gli Stones si pentirono di aver assunto proprio gli Hell’s Angel per garantire la sicurezza, con un risultato diametralmente opposto. Le violenze scatenate in quella giornata, hanno consacrato il concerto di Altamont come l’anti-Woodstock. L’omicio di Altamont e quella giornata sono riprese nel film “Gimme Shelter“.

 

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