Come sono suddivisi i diritti SIAE tra Mogol e Battisti?

In uno schema classico, i diritti di riproduzione pubblica vengono divisi in ventiquattresimi (ma sono possibili per esigenze di calcolo altri tipi di divisori). Di questi, la metà (12) vanno all’editore, 8 al compositore e 4 all’autore dei testi. In caso di più soggetti coinvolti in una di queste tre categorie, la divisione è automatica e non discrezionale: ovvero, due editori avranno 6/24 a testa, due compositori 4/24 e due autori 2/24. I diritti fonomeccanici, ovvero quelli derivati dalle vendite di supporti fonografici, seguono regole diverse. Innanzitutto sono calcolati in percentuale e non più in ventiquattresimi e sono liberi come assegnazione alle parti coinvolte.

Vediamo, come esempio pratico, come avviene la divisione dei diritti di pubblica esecuzione e di quelli fonomeccanici (riportati tra parentesi) per Dolce di giorno. Mogol 4/24 (20%); Lucio Battisti 4/24 (25%); Renato Angiolini 4/24 (5%); Edizioni Les Copains 6/24 (25%); Edizioni Fama 6/24 (25%).

Come si vede, il rapporto tra i vari soggetti segue uno schema standard con l’eccezione della divisione tra Battisti e Angiolini per i vincoli legislativi che impedivano a Battisti di firmare da solo le musiche. L’editore di Battisti (Les Copains) deve accettare una coedizione con la Fama (del gruppo Ricordi), condizione spesso necessaria affinché un’etichetta discografica pubblichi una canzone di altri editori. Anche quando Lucio Battisti sarà libero di depositare da solo le sue musiche, il rapporto con Mogol per la divisione dei diritti, sarà quello standard di 8/24 per la musica e 4/24 per il testo. Però Mogol è anche il produttore, da solo o con lo stesso cantante, di tutti i primi dischi di Battisti e di altri artisti che incidono le loro composizioni con relativo introito economico: di solito, al produttore in quel periodo andava il 2% del ricavato netto sulle vendite dei dischi

michele neri

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