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Led Zeppelin: Flop in the USA

Il racconto di Steven Rosen, giornalista che ebbe l’occasione di vivere i Led Zeppelin durante il tour americano del 1977

“All’inizio di quel tour del ’77 la tensione era altissima”, ricordava Jack Calmes. “Partì male da subito. Fu una cosa molto più cupa di qualsiasi altro tour gli Zeppelin avessero fatto fino a quel momento. Gli Zeppelin ebbero momenti di pura grandezza, ma in alcuni dei concerti arrancarono e non furono granché ispirati”.

In effetti, in quattro dei cinque concerti che vidi il gruppo diede l’impressione di suonare solo per timbrare il cartellino. Anche se non c’erano gruppi di apertura e gli Zeppelin spesso suonavano per tre ore, la musica sembrava senza vita, senza emozione. Durante queste interminabili performance, molti spettatori diventavano irrequieti e iniziavano a tirare oggetti sul palco. Vidi con i miei occhi in più di un’occasione gli addetti alla sicurezza che afferravano il disturbatore di turno e lo sbattevano fuori.

Gary Carnes, il capo del settore luci della Showco, aveva il punto di osservazione migliore di tutto lo show. Seduto sul palco a circa tre metri davanti a Page, riusciva a sentire cosa si dicevano tra di loro, sotto voce, il cantante e il chitarrista. “Molto spesso Robert annunciava un brano e Jimmy gli faceva: ‘Robert, ma questo come fa?’. Allora Robert gli girava attorno facendo finta di muoversi sul palco secondo uno schema e la canticchiava. A quel punto Jimmy faceva, ‘Ah sì. La so.La so’. Oppure Robert annunciava un brano e Jimmy ne attaccava un altro. Le volte in cui Jimmy non riusciva a ricordare un brano erano molto molto rare, ma succedevano”.

A parte questi problemi sul palco, quasi ogni sera c’erano i rituali scontri tra fan degli Zeppelin e polizia locale. Prima del concerto di St Louis, vidi molti appassionati senza biglietto che cercavano di sfondare i cancelli. Branchi urlanti di fan duri e puri degli Zep lanciavano lattine di birra e facevano scoppiare tafferugli.

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