Se già solo il titolo risulta misterioso e aperto a numerose interpretazioni, perfino la stessa confezione in cui viene riposto il disco ha le sue peculiarità nascoste, a poco a poco svelate dai fan. Il design del packaging è opera di Jonathan Barnbrook, già a fianco di Bowie per HEATHEN, REALITY, THE NEXT DAY e NOTHING HAS CHANGED: il vinile di BLACKSTAR è completamente nero se non per il titolo, reso con dei pittogrammi grigi sul fondo di copertina.
Una stella a cinque punte intagliata lascia scorgere il vinile, che quando viene tolto rivela apparentemente un fondo nero. Illuminandolo alla luce solare, appare un mare di stelle dorate, che rendono magica l’atmosfera.
Dopo qualche mese dalla pubblicazione, un fan ha scoperto che illuminando il disco con luce ultravioletta (blacklight in inglese), esso prendeva una colorazione blu fluo. In più, alcuni fan hanno provato a proiettare sul muro il riflesso della luce facendola rimbalzare sul vinile. Qualcuno ci ha visto una croce, qualcuno un uccello (il bluebird citato nel testo di Lazarus).
Altre congetture hanno provato a unire con segmenti le stelle più luminose, facendo emergere una costellazione di forma umana, tipo quella di Orione, con un braccio che sembra salutare chi guarda (Bowie, ricordiamolo, è anche Starman, ovvero l’uomo delle stelle).
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