Inarrestabile, implacabile. Piero Pelù, a quasi 60 anni, è ancora il più grande rocker d’Italia.
Gli abbiamo chiesto come mai ha deciso di presentarsi a Sanremo proprio con questo brano. Ci ha risposto così:
Effettivamente con Chiaravalli, il produttore col quale ho prodotto il disco, volevamo trovare un medio tempo che fosse contemporaneamente anche una bella cavalcata rock a 120 bpm. C’è da dire che Gigante è un brano in cui si toccano argomenti anche molto scabrosi e pesanti come quello dell’infanzia negata. E per infanzia negata intendo i ragazzi figli dei mafiosi, ma anche il milione di bambini ebrei uccisi nei campi di concentramento. Quello che provo a fare consiste nel raccontare questa condizione in una chiave non necessariamente di autocommiserazione, bensì positiva, di riscatto.
Inoltre Piero risponde alle perplessità dei suoi fan circa questa decisione, che per alcuni potrebbe essere intesa come una “sottimissione al sistema”. Tutto in questa – imperdibile – intervista:
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