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Don Letts ci racconta tutto sui Clash

Don Letts, regista dei video più iconici dei Clash – e amico della band- ci racconta tutto sulla storica band inglese.

Don Letts è stato a fianco dei Clash in tutta la loro breve esistenza, realizzando alcuni dei loro migliori e più iconici video (da London Calling a Rock the Casbah). Abbiamo approfittato della sua presenza a Piacenza, nello storico negozio di dischi Alphaville, per fare quattro chiacchiere con lui.

Cosa puoi dirmi che già non sia stato detto dei Clash?

Joe era la mente del gruppo, Mick quello che scriveva le canzoni, Paul era lo stile, Topper teneva insieme il tutto con le sue incredibili capacità strumentali, veniva dal jazz. Joe Strummer è stata la prosecuzione della tradizione del cantautore che racconta storie quotidiane e a sfondo sociale. L’Inghilterra non ha mai avuto un Bob Dylan, e secondo me Joe ha portato avanti la lezione di Dylan e Woody Guthrie. Voleva cambiare veramente il mondo, non gli interessava suonare per divertire la gente.

A quarant’anni dalla pubblicazione di LONDON CALLING, cosa ricordi di quei giorni?

Ho molte foto e anche filmati di me durante le registrazioni del disco, abbracciato a questo o a quello. Ma a dire il vero, non ricordo niente! Però, posso dirti che è un album che raccoglie il vero spirito punk. Quello aperto al mondo, sinonimo di libertà sociale, personale, espressiva, artistica. Non quello nichilista che dettava regole.

Tu hai girato il video di London Calling.

Insieme a quello di Rock the Casbah, è il migliore che ho fatto per i Clash. Non avevamo molti soldi, ma la fortuna ci è venuta in aiuto: quando fummo pronti per il ciak era ormai buio e iniziò a piovere. E l’effetto della band che suona sulle rive del Tamigi, illuminata dai fari bianchi sotto un acquazzone, è perfetta per quel brano.

L’intera intervista a Don Letts la trovi all’interno di Classic Rock 87, in edicola e in digitale.

Redazione

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Tags: The Clash

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