Esce oggi per Carosello Records WHOA, il nuovo album dell’astro nascente dell’alternative pop BIRTHH, alias Alice Bisi, cantautrice, produttrice e sognatrice a occhi aperti.
Birthh è una continua sorpresa. Ed è proprio la possibilità di sorprendere e di sorprendersi per le cose belle a farla alzare ogni mattina e farle gridare WHOA.
Il gradiente del cielo quando il sole scende e quando sale, ascoltare una canzone bella per la prima volta, la pizza margherita fatta bene, trovare la cintura di Orione di notte. Tutto questo è WHOA.
WHOA è un album che trascina l’ascoltatore nelle profondità dell’universo di Birthh. “Le canzoni sono piccoli pianeti”, dice Birthh, portando poi avanti il tema dello spazio riferendosi alla musica che fa come “pop cosmico”.
In un certo senso, faccio semplicemente ciò che le canzoni richiedono. Non voglio che l’ascoltatore si annoi mai.
Alice ha registrato le demo dell’album in 9 mesi nello studio creato da lei stessa nella sua cameretta, prima di ultimarlo a New York con Lucius Page (già collaboratore Solange) e il vincitore di un Grammy Robert LB Dorsey.
WHOA include singoli più tendenti al pop come Supermarkets, quelli profondamente personali come Parakeet scritto per la perdita dell’amata nonna, i freschi battiti di Yello / Concrete e il singolo più recente e più hip-hop come Space Dog.
Cresciuta a Firenze, Birthh (all’anagrafe Alice Bisi) è stata inizialmente ispirata a fare musica dall’amore di suo padre per Tom Waits e Bob Dylan. Ha iniziato a scrivere canzoni da bambina, e quell’abilità è cresciuta con lei. Il suo amore per il pop, il soul, l’elettronica e i suoni organici le hanno fornito le basi per il lavoro che ora ascoltiamo.
Birthh oggi è una validissima realtà italiana esportata oltre i nostri confini: ha suonato in spettacoli e festival insieme ad artisti del calibro di PJ Harvey, Mac DeMarco, Andrew Bird, Benjamin Clementine, Nick Murphy e gli Imagine Dragons e di recente la sua data al Servant Jazz Quarter di Londra è andata sold out. Ha anche suonato per TIDAL e Adidas Originals.
La musica di Birthh è spesso ultraterrena, evoca uno stato d’animo in costante mutamento che fa sentire allo stesso tempo tra le nuvole ma anche con i piedi per terra. Con WHOA ha creato un album immersivo che attinge ai più svariati generi: dal jazz al folk, dal soul all’hip-hop – un viaggio che, una volta intrapreso, non vorrete mai finire.
Spero solo che le persone che ascoltano la mia musica provino qualcosa – dice Birthh – Voglio aiutare le persone con questo album. Alla fine, spero che infondi una certa positività.