Ligabue, vi ricordate l’esordio del rocker?

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Luciano Riccardo Ligabue, “il rocker di Correggio” che negli oltre 30 anni di carriera non si è mai montato la testa. 

Sì, 30 anni di carriera. Perchè il Liga al rock ci si è avvicinato tardi. Il suo primo album da solista è del 1990 e il titolo è semplice e diretto come lui: LIGABUE. Da quel preciso momento – nonostante alcuni alti e bassi – nessuno lo ha più fermato. È diventato uno degli artisti di maggior successo del Belpaese e ha ricevuto più di 60 premi, tra cui due Targhe Tenco, un Premio Tenco e un Premio Lunezia per il valore musical-letterario di MISS MONDO. Inoltre, il suo concerto a Campovolo del 2005 ha detenuto il record europeo di spettatori per un concerto solista (con 165.264 persone), superato nel 2017 solo da Vasco Rossi.

LIGABUE: l'inizio di tutto

Ma torniamo indietro nel tempo, più precisamente al 1990: l'inizio di tutto. Il primo album di un artista è fondamentale, pone le basi per la futura carriera. Di questo ne è convinto anche Ligabue che, nel 2007, ha confessato: 

Credo tuttora che il primo album di chiunque sia sempre significativo, perché è fatto con un'incoscienza che non puoi programmare, e che in seguito, inevitabilmente, perdi. Altre cose che influiscono sono la quantità solitamente ampia del repertorio nel quale si può attingere e il poco tempo a disposizione per incidere, e tutto ciò conferisce a quel disco, caratteristiche che sono, nel bene e nel male, irripetibili, ed è proprio quello che è successo a me: c'erano voglia di fare bene, fretta e inesperienza in studio, ma in sostanza mi sento dire che LIGABUE, al di là della naiveté, è un debutto dotato di personalità.

L'incoscienza e l'inesperienza premieranno il rocker e il disco venderà oltre 25.000 copie. Nel 2010, per i 20 anni dall'uscita, ne verrà prodotta una versione su LP in vinile: la tiratura sarà limitata a 500 copie, esaurite in sole 24 ore.

LIGABUE è sicuramente un album dotato di personalità, nel quale ritroviamo alcuni dei singoli che ogni fan del Liga non può non urlare a squarciagola: Balliamo sul mondoPiccola stella senza cieloNon è tempo per noi, Marlon Brando è sempre lui, Bambolina e barracuda o Figlio d'un cane.

Il legame con la sua terra

Già da questo primo album è evidente il forte legame che lo unisce alla sua terra d'origine. Il rocker di Correggio infatti, nonostante il successo e i tour mondiali, non ha mai lasciato la cittadina in provincia di Reggio Emilia, dove vive tuttora.

Correggio è molto presente nei testi del cantautore fin dal primo album. Un esempio è il mitico bar di Mario, che ritroviamo sia nella traccia Bar Mario che in un'altra perla del 1995, Certe notti.

Qui si può restare soli, certe notti qui
Che chi s'accontenta gode, così così
Certe notti sei sveglio, o non sarai sveglio mai
Ci vediamo da Mario prima o poi.

Dal 1990 il tempo è passato, il bar Mario non è più lo stesso, ma vive ancora nei grandi successi del nostro rocker. Tantissimi pezzi indimenticabili, impossibile nominarli tutti, di cui siamo sicuri vi ricorderete tutte le parole.

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