Le mille facce di Lady Gaga

A Stefani Germanotta piace sorprendere i propri fan con look particolari e, a volte, improbabili. Ecco alcune delle sue trasformazioni più memorabili.

Chi non si è trovato a cantare o a ballare Paparazzi almeno una volta nella vita alzi la mano. Probabilmente in pochi. In effetti, THE FAME (2008), album d'esordio della cantante, fu un enorme successo: dopo 12 anni dalla pubblicazione, molti dei brani contenuti nell'album sono tuttora presenti in rotazione in moltissime radio non solo degli Stati Uniti, ma del mondo intero. 

All'epoca di THE FAME, Lady Gaga aveva già un suo stile ben delineato: grossi occhiali da sole, guanti in pelle, body dal taglio asimmetrico ricoperti di borchie, accessori dal sapore futuristico e chioma rigorosamente platino sia nella versione lunga che in quella a caschetto.

Agli elementi sopracitati, però, si aggiunge anche il gusto per il fantascientifico di cui si ha un assaggio nel video di Bad Romance, nel quale la popstar si trasforma in una sorta di creatura aliena dalle movenze inquietanti.

Molti ricorderanno il video di Poker Face, grazie al quale Gaga divenne una vera e propria icona nel mondo del pop, riconoscibile soprattutto grazie a queste scelte stilistiche bizzarre, sì, ma ben studiate. 

Il bianco e il nero sembravano essere i colori preferiti dalla popstar agli esordi, così come le forme geometriche un po' spigolose, che ritroviamo sia nella copertina del primo album (soprattutto in quella della versione deluxe) che nelle scelte per i costumi di scena della cantante. 

Parte di queste scelte le ritroviamo anche nel secondo album, BORN THIS WAY (2011): il tema principale di questo lavoro, come accenna il titolo, è l'accettazione di se stessi. Gaga è sempre stata molto attiva nel sensibilizzare i propri fan su questo tema. Si esprime anche più volte in favore dell'utilizzo del makeup non solo come strumento per accentuare la propria bellezza ma anche come vero e proprio metodo di espressione. Non a caso, qualche anno dopo, Lady Gaga creerà una propria linea di cosmetici in collaborazione con alcuni esperti del settore che già curavano la sua immagine. 

Tornando al secondo album, anche in questo caso sembra che Gaga prediliga toni scuri e forme geometriche molto nette. Il trucco si fa ancora più marcato e ritorna il tema sci-fi. Ne è un esempio il video della title track dell'album.

Con ARTPOP (2013), terzo album in studio, sarà evidente una prima svolta verso un mondo più legato agli shooting di alta moda e alla fotografia artistica ma, subito dopo, Gaga cambia di nuovo rotta. 

La raccolta CHEEK TO CHEEK del 2014, realizzata in collaborazione con il crooner americano Tony Bennett, tira fuori un altro lato della cantante, più sensuale ma allo stesso tempo raffinato, quasi da femme fatale. Pur conservando una nota rock, lo stile, proprio come la voce della cantante, si dimostra essere malleabile e si adatta perfettamente anche a questo nuovo ruolo. Il trucco si fa più leggero e lo stile diventa un po' più simile a quello delle dive anni 50.

Ecco i due artisti durante la loro esibizione live ai Grammy Awards del 2015, cerimonia durante la quale furono premiati per il loro CHEEK TO CHEEK (miglior album pop tradizionale). 

La trasformazione continua su questa linea con JOANNE, album del 2016. Sulla copertina dell'album e nei videoclip che accompagnano alcuni brani vediamo una Lady Gaga decisamente diversa da quella degli esordi: i toni pastello la fanno da padrone e il viso della popstar sembra più acqua e sapone. In generale, sembra che, in questo caso, Lady Gaga voglia lasciare libera di splendere la propria bellezza naturale. Perfino le ambientazioni scelte per i video sembrano inondate di calda luce naturale e non più stanze cupe o asettiche. 

Eccone un esempio, il videoclip della hit Joanne, dedicata alla zia di Stefani, venuta a mancare quando  era ancora molto giovane.

Questi stessi tratti stilistici vengono mantenuti anche nella scelta dei look e dello stile che contraddistingueranno Lady Gaga anche nelle vesti di attrice nel film del 2018 A Star Is Born, nel quale l'artista interpreta il ruolo di una talentosa cantante.

Eccola in Shallow, brano tratto dalla colonna sonora del film che le ha fruttato un Oscar come migliore canzone.

Quale sarà la prossima mossa della cantante newyorkese in fatto di stile? Impossibile prevederlo. Ciò che è certo è che Stefani lascia dietro di sé una lunga lista di scelte azzeccate che l'hanno resa, oggi, una delle cantanti più riconoscibili anche a livello visivo sulla scena pop mondiale. 

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