Qual è l'"innovativa" tecnologia che si cela dietro ai brani in 8D che stanno circolando sui social?
Negli ultimi giorni, vi sarà sicuramente capitato di ricevere da qualche amico messaggi contenenti alcuni brani in 8D da ascoltare. E i brani in questione appartengono ai generi e agli artisti più disparati: dai Queen a Billie Eilish, dai Pink Floyd a Juice WRLD senza scordarsi di grandi classici come la colonna sonora di Star Wars. Si tratta, infatti, di manipolazione di file audio che, potenzialmente, potrebbe essere applicata a qualsiasi brano anche se gli effetti possono essere più o meno intensi a seconda della natura particolare del brano sul quale si lavora (sembra che i brani strumentali abbiano una resa maggiore in 8D).
Nella maggior parte dei casi, i messaggi che stanno girando sui social presentano questa tecnologia come qualcosa di assolutamente innovativo: "Per la prima volta ascolterete questo brano con il cervello e non con le orecchie". Ma siamo proprio sicuri che sia così?
Partiamo dall'inizio: l'effetto che viene promesso è quello di sentirsi esattamente al centro del suono, come se la musica avvolgesse l'ascoltatore. Il principio è simile a quello usato negli impianti di surround o home theatre, ovvero, porre diverse casse attorno allo spettatore in modo che possa percepire suoni provenienti da ogni direzione attorno a lui. Questo succede già da molti anni, basti pensare agli impianti audio installati nelle sale dei cinema: vi sarete sicuramente resi conto che la fruizione di un film al cinema risulta migliore anche per via dell'elevata qualità audio e dalle casse disposte su ogni lato della sala che danno agli spettatori l'impressioni di essere immersi nell'atmosfera del film che stanno guardando.
Così succede anche per gli audio 8D: l'ascoltatore, indossando entrambe le cuffie (attenzione, l'effetto desiderato si ottiene solo in questo modo!) sente che i suoni vagano, sembrano provenire da direzioni diverse ma che non risultano identificabili, come se proprio lui si trovasse al centro.
Ecco, per i più curiosi, uno dei brani in 8D che più stanno spopolando in questo periodo: si tratta di Hallelujah nella versione dei Pentatonix, band statunitense che fa musica a cappella e che, già da diversi anni, sperimenta con i suoni con l'obiettivo di "avvolgere" l'ascoltatore con la propria musica (mi raccomando, il brano va ascoltato con le cuffie per poter godere dell'effetto 8D).
Si tratta, quindi, della grande novità preannunciata dalle catene WhatsApp che stanno girando in questo periodo? Purtroppo no. La tecnica di manipolazione del suono in questione è già in circolazione da diversi anni. Già negli anni 70, infatti, si parlava di formato Ambisonics, ovvero un formato surround in grado di creare un campo sonoro di forma sferica. Anche in questo caso, come per la tecnologia 8D, il suono sembra provenire da tutte le direzioni, come se l'ascoltatore si trovasse dentro una sfera all'interno della quale il suono si propaga liberamente.
Negli stessi anni, poi, alcuni artisti hanno provato a sfruttare tecniche simili per i propri brani, un esempio sono i Queen. Uno dei brani riproposti in chiave 8D è il celeberrimo Bohemian Rhapsody: già nella versione originale, un orecchio attento riesce a percepire quale fosse l'intento della band, ovvero, quello di dare l'impressione all'ascoltatore di essere circondato da suoni sempre diversi che si facevano man mano più vicini o più lontani e provenienti da direzioni differenti.
Insomma, avendo un po' di dimestichezza con queste tecnologie non è poi così difficile trasformare un brano normale in un brano in 8D, anche con risultati molto buoni. Già, l'effetto della tecnologia 8D applicata alla musica può essere davvero interessante. Basta non pensare che si tratti di un avanzamento tecnologico recente.
Allora perché ce ne siamo accorti solo ora? Forse, complice la noia che ci avvolge in questo periodo di quarantena, siamo diventati tutti molto più ricettivi alle presunte novità provenienti dal mondo esterno e, avendo più tempo a disposizione e la necessità di svagarsi, le notizie riguardo l'audio in 8D hanno trovato un terreno fertile per attecchire.
In ogni caso, se vorrete dare una possibilità a questo nuovo-vecchio metodo di fruizione musicale, potrete trovare moltissimi brani rivisitati in chiave 8D online. Vi auguriamo un buon ascolto (sempre con le cuffie).