Aretha Franklin vs Dionne Warwick: quella lite leggendaria

aretha franklin

Due figure eccezionali, che non hanno mai mancato di appassionare i loro fan. Eppure, le due star del pop e del soul non sono mai state amiche.

Aretha Louise Franklin è stata una delle icone, se non l'Icona per eccellenza della musica gospel, soul e R&B. È stata soprannominata "regina del Soul" o "Lady Soul", mentre lo Stato del Michigan ha ufficialmente dichiarato la sua voce "una meraviglia della natura".

Marie Dionne Warwick ha esordito invece nel panorama della musica leggera collaborando con il pianista e compositore Burt Bacharach. Vincitrice di sei Grammy Award e Ambasciatrice della FAO, è stata inserita dalla Billboard Hot 100 Pop Singles Charts tra i 40 maggiori produttori di successo dell'intera era rock (1955-1999). Oltre a ciò, è la cugina di Withney Houston.

Due figure leggendarie che hanno saputo dare al pop, al soul e al R&B un fondamentale contributo. Eppure, le due cantanti non sono mai state amiche. Anzi, la loro rivalità è andata avanti per anni, fino alla morte di Aretha Franklin, nell'agosto 2018.

La goccia che fece traboccare il vaso sembra risalire a 8 anni fa. Nel 2012, in occasione del funerale di Whitney Houston, cugina di Dionne, la Warwick presentò Aretha, accorgendosi solo dopo che la cantante non era presente. All'epoca, la Franklin soffriva infatti di piedi gonfi e dovette saltare il funerale per potersi esibire la sera stessa al Radio City Music Hall di New York, cosa che disse di essere contrattualmente obbligata a fare.

Ree non è qui, ma è qui. Lei ama Whitney come una figlia. È la sua madrina.

Così disse la Warwick durante il funerale, rivolgendosi ad Aretha con un diminutivo. L'affermazione però non corrisponde al vero: Aretha non è stata la madrina di Houston e, a detta sua, non avrebbe mai potuto esserlo perché troppo impegnata. Quella di Dionne sarebbe stata dunque un'affermazione, secondo la regina del soul, davvero scandalosa.

Nonostante la madre di Whitney, Cissy Houston, avesse detto nei giorni successivi al funerale che la vera madrina di Whitney era stata Darlene Love, Aretha Franklin non dimenticò l'accaduto. Addirittura, ben cinque anni dopo, nel 2017, la cantante chiamò l'«Associated Press» per stroncare Dionne.

Ci sono state così tante cose intorno a lei (Houston), intorno al servizio, intorno alla droga, intorno a lei e a Bobby (Brown) che avrebbero dovuto litigare, non volevo aggiungere nulla e non volevo farne parte.

Quando poi le venne chiesto se stesse cercando delle scuse da parte di Donnie Warwick, Aretha rispose:

Non mi interessano le sue scuse, a questo punto non si tratta di scuse, ma di diffamazione. Non siamo mai state amiche e non credo che Dionne mi abbia mai apprezzato.

LE ORIGINI DELLA RIVALITÀ

Un'episodio del genere, è chiaro, non può essere stato solamente frutto di un capriccio momentaneo. La relazione tra Donnie e Aretha è infatti ricca di episodi di gelosia e pugnalate alle spalle.

La rivalità sembra essere iniziata negli anni 60, quando entrambe le cantanti stavano godendo dei primi successi nelle classifiche di Billboard. Secondo le persone vicine alla questione, Aretha decise di far sapere al mondo chi era la "regina" nel panorama musicale coverizzando la hit della Warwick del 1967 I Say a Little Prayer for you.

In seguito, Bacharach – che aveva scritto I Say a Little Prayer espressamente per Donnie – disse pubblicamente che la versione della Franklin era migliore di quella di Donnie.

Alla fine degli anni 70, però, la carriera musicale di Aretha Franklin sembrò calare. Entrò in scena allora Clive Davis, l'uomo che aveva guidato le carriere di Janis Joplin e Carly Simon. Nel 1980, Davis mise Aretha sotto contratto con la sua Arista Records e progettò con lei un grande ritorno sulle scene. Indovinate chi aveva già un contratto con la Arista? Proprio Dionne.

Ma c'era una minaccia ancora più grande all'orizzonte: il nuovo ingaggio di Davis, l'allora ventunenne Whitney Houston. Oltre a essere giovane, bella e incredibilmente dotata, la Houston era anche cugina di primo grado di Donnie Warwick.

Ecco allora la gelosia farsi strada nel cuore di Aretha Franklin, nonostante le rassicurazioni del produttore e del suo ex manager, Ruth Bowen.

Ho detto che a Whitney mancavano la sua saggezza e la sua maturità come artista, ma credo che Aretha fosse solo nervosa per il fatto di essere stata cantata da qualcuno della generazione successiva.

Bowen ha rivelato, negli anni, molto di più a proposito della stella del soul.

Se Aretha fosse stata al funerale, non ci sarebbero state luci della ribalta su di lei. E questo è il problema. Aretha non vuole essere dimenticata.

Litigi a parte, a due anni dalla scomparsa di Aretha, possiamo rassicurarla: una voce così è difficile da dimenticare.

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