Beatles: tutti i segreti di “Penny Lane”

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Barbieri, pensiline degli autobus e papaveri. Ecco la storia della canzone dei Beatles e della via più musicale di Liverpool.

Penny Lane non è solo "nelle orecchie negli occhi" dei Beatles, ma anche "nelle orecchie e negli occhi" di tutti coloro che, dal 1967 a oggi, hanno canticchiato il celebre brano. 

Effettivamente, ci sono luoghi della nostra infanzia che restano dentro di noi per non lasciarci più, nemmeno da adulti. Penny Lane, per John Lennon e Paul McCartney, era uno di questi luoghi. Una strada posta nella periferia sudorientale di Liverpool, compresa tra Sefton Park e Caldernstones Park. Lì, negli anni 60, c'era il capolinea degli autobus frequentato da John e Paul bambini.

Oltre alla pensilina, a Penny Lane c'erano altri luoghi cari ai due. Per esempio, il negozio da barbiere che viene descritto all'inizio della canzone, frequentato da McCartney con il padre, e da John con gli amici. Ma anche la St. Barnabas Church, la chiesa presso cui Paul cantava come corista e in cui incontrava spesso Lennon.

John e Paul meditavano da tempo sull'eventualità di scrivere una canzone sui luoghi della loro infanzia. E nel 1966, durante un periodo di pausa dopo la fine della tournée americana, si misero il lavoro. Sebbene il pezzo sia stato accreditato al duo Lennon/McCartney, lo scrisse principalmente Paul.

Il brano (con il suo celebre assolo di cornetta eseguito dal trombettista classico David Mason) venne registrato durante le sessioni per l'album SGT. PEPPER'S LONELY HEARTS CLUB BAND, insieme alla splendida Strawberry Fields Forever. Entrambe le canzoni, però, già uscite come singoli, furono lasciate fuori dal disco e pubblicate successivamente nell'edizione statunitense di MAGICAL MYSTERY TOUR, nel novembre del 1967.

Ma veniamo al testo della canzone e a tutti i segreti di una via "ingenua e furba, ma, soprattutto, elettrizzata all'idea di essere viva".

In Penny Lane, there is a barber showing photographs
Of every head he's had the pleasure to know
And all the people that come and go
Stop and say "Hello".

Il testo consiste in una presentazione di personaggi, alcuni basati su persone reali, altri del tutto inventati, all'interno dei luoghi della memoria. Ci sono il barbiere, la banca, le autopompe.

In Penny Lane there is a fireman with an hourglass
And in his pocket is a portrait of the Queen
He likes to keep his fire engine clean
It's a clean machine.

La stazione dei vigili del fuoco, in realtà è frutto di una ricostruzione poetica poiché si trova in un altro luogo rispetto a quello descritto.

Penny Lane is in my ears and in my eyes
A four of fish and finger pies
In summer, meanwhile back
Behind the shelter in the middle of the roundabout
The pretty nurse is selling poppies from a tray.

Ecco la pensilina della fermata dell'autobus, un "rifugio in mezzo alla rotonda", la cui immagine si confonde a quella di un evento storico realmente accaduto: il primo conflitto mondiale. Nella "roundabout", infatti, in occasione del Remembrance Day, festeggiato ancora oggi l'11 novembre, si distribuivano papaveri finti.

Poi ci sono i "four of fish and finger pies", ovvero, con un'espressione gergale della città di Liverpool, "le porzioni da 4 penny di patatine e pesce fritto". Finger pie era invece un'espressione volgare dell'epoca usata per indicare il sesso femminile.

Il fish and chips venduto d'estate accostato con i papaveri di novembre dà alla canzone un effetto di contrasto. Ma non è l'unica stranezza. Il cielo di Penny Lane è descritto più volte come di colore blu terso, mentre sta piovendo ininterrottamente.

Un paradosso temporale? Un'ambiguità in stile Beatles? La domanda resta, mentre si ascolta e si riascolta un flashback nostalgico, a metà tra il vero e l'immaginario

E se da una parte la vera Penny Lane rimane sullo sfondo, dal momento che i Beatles decisero di registrare la clip della canzone non a Liverpool, ma a Londra, i fan non mancarono fin dalla sua uscita di fare tappa in quel luogo un po’ misterioso. Addirittura, i cartelli stradali di Penny Lane a Liverpool vennero rubati più volte. L'amministrazione comunale, stanca di investire soldi per la loro sostituzione, decise allora di dipingere i cartelli sugli edifici della via.

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