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Roger Waters: “Dopo il Coronavirus potrei decidere di non tornare in tour”

In una recente intervista, l'ex Pink Floyd Roger Waters ha dichiarato che dopo la pandemia da Coronavirus potremmo non rivederlo live.

Roger Waters ha lasciato i suoi fan nello sconforto in seguito alle dichiarazioni fatte in una recente intervista a «Rolling Stone». Il bassista e cofondatore dei Pink Floyd ha infatti affermato che potrebbe decidere di non tornare a calcare i palchi al termine della pandemia da Coronavirus. Il bassista aveva già rimandato il This Is Not a Drill Tour previsto per quest'anno, ma ora scopriamo che i live potrebbero non venire riprogrammati. 

Trovo difficile immaginare di fare uno spettacolo su un palco di un concerto rock quando avrò 80 anni, quindi sai... tutto finisce, come sappiamo. Era leggermente diverso se fossi stato BB King, c'è una differenza tra sedersi su una sedia e cantare il blues e quello che faccio"

Così ha dichiarato Waters, che a settembre di quest'anno festeggerà 77 anni. Il problema, secondo lui, non riguarderà unicamente la sua figura, ma anche molti altri artisti della sua generazione, che potrebbero a loro volta decidere di mettere un punto alla loro carriera.

È come se il Covid-19 avesse accelerato un processo naturale, e questo non è affatto bello.

Queste dichiarazioni sono dovute anche al fatto che pare che i concerti e i festival saranno gli ultimi eventi a ripartire, alcuni esperti parlano addirittura della fine del 2021Infatti, riguardo a una possibile una ripresa dei live a settembre 2020, l'ex bassista dei Pink Floyd ha risposto:

Non sono un epidemiologo. Ho appena imparato a dire questa parola, è difficile. Comunque, non credo sia realistico, ma sai, ci sono un sacco di cose in ballo. 

Waters ha inoltre affermato che non si sentirebbe sicuro a tornare in tour prima della diffusione di un vaccino soprattutto perché non siamo ancora in grado di stabilire quando questo sarà disponibile.

Chi può dire quando ci sarà un vaccino? Le persone stanno cercando di tirare a indovinare, pensano che il periodo di tempo più breve sia probabilmente un anno, ma un anno a partire da un mese fa, ma nessuno ha un'idea precisa su questo delicato argomento.

Ma l'ex Pink Floyd non si è risparmiato e, come già accaduto in passato, ha voluto fare una critica all'amministrazione americana per la gestione di questa emergenza.

È tutto un gioco con la Russia, e ora la Cina e l'Iran, è un altro classico esempio di come esercitano il loro controllo. Inizieranno più guerre e lo faranno perché li renderà più ricchi. E se pensi che sia una sciocchezza, sei uno dei tanti. La maggior parte dei cittadini americani – e non li sto incolpando per questo – crede che io sia un teorico della cospirazione. No, io no. In realtà vedo tutto molto chiaramente.

Paola Sordelli

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Paola Sordelli

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