Ace Frehley: quell’audizione per i Kiss con due scarpe diverse

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Nel 1972, Ace Frehley lesse un annuncio sul giornale relativo a un gruppo che cercava un chitarrista solista. Era l'inizio della storia dei Kiss.

Stelle argentate sul viso, una Gibson Les Paul dotata di un fumogeno al posto del pick-up e di razzi nella paletta. Paul Daniel “Ace” Frehley, l'uomo dello spazio, è per molti l'unico e il vero chitarrista solista dei Kiss, nonostante il suo viaggio musicale con la band sia durato poco più di una decina d'anni.

Quello tra Ace Frehley, Gene Simmons e Paul Stanley, non fu proprio amore a prima vista. Ma quando Ace suonò per i futuri compagni, li conquistò.

Era la fine del 1972. Ace, dopo aver preso il diploma, aveva cominciato a svolgere qualche lavoretto, oltre a suonare in piccole band di New York. Un giorno, aprendo il giornale, lesse un annuncio: “Cercasi chitarrista solista. L'album esce tra poco. Niente perdite di tempo, per favore”.

Le parole che attirarono l'attenzione del musicista, in realtà, non erano del tutto corrette, dato che i Kiss, allora noti come Wicked Lester, avevano appena litigato a morte con il direttore A&R della Epic Records, Don Ellis.

Ovviamente, Frehley non lo sapeva. Chiamò così il numero di telefono riportato in fondo all'annuncio. Rispose Paul Stanley, a cui Ace si presentò come un uomo e un chitarrista “alla Keith Richards”.

Poi, il 3 gennaio 1973, decise di presentarsi al numero 10, East 23rd Street di New York, il luogo deputato alle audizioni. Come un bambino il primo giorno di scuola, ad accompagnare Ace c'era la madre. Non perché Ace fosse particolarmente nervoso, ma perché, inspiegabilmente, voleva prendere il suo amplificatore e non poteva trasportarlo in metropolitana. E non poteva neanche permettersi un taxi.

Una lattina di birra nell'atrio e via verso la sala del provino, dove circa cinquanta ragazzi stavano aspettando il loro turno. Gene Simmons e Paul Stanley, in quel momento, stavano parlando con Bob Kulick, altro aspirante chitarrista che, anni più tardi, sarebbe stato ripescato dalla band.

Si narra che Ace Frehley, incurante della fila, attaccò la chitarra all'amplificatore e iniziò a suonare, senza che nessuno l'avesse invitato a farlo. La reazione di Simmons fu terribile: 

Chi diavolo sei? Chiudi quella cazzo di bocca! Siediti e aspetta il tuo turno.

Dopo aver chiesto scusa, Ace si sedette e attese. Con il suo atteggiamento, aveva attirato l'attenzione. E non solo. Simmons e Stanley notarono infatti che quel ragazzo impertinente aveva qualcosa di strano: una scarpa da ginnastica arancione e una rossa, oltre che un aspetto da barbone.

Pensarono che fosse pazzo. Poi, lo fecero suonare Deuce. E tutto cambiò.

Quando abbiamo suonato tutti insieme, c'era solo magia” avrebbe ricordato Stanley, con l'approvazione di Simmons. La coppia, insieme al batterista Peter Criss, andò a vedere un'esibizione di Frehley, poi gli offrì il lavoro

Qualcuno disse che, più che la bravura di Ace, ad aver colpito i musicisti fosse stata la sua stravaganza, aspetto che, come sappiamo, la band avrebbe curato particolarmente.

Con l'ingresso di quel chitarrista con le scarpe di diverso colore, i Wicked Lester divennero i Kiss.

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