David Bowie: i 10 bootleg imperdibili

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Ernesto Tangari ha selezionato per noi i 10 bootleg di David Bowie da lui considerati, a oggi, “essenziali” (nonché reperibili senza troppi sforzi).

Tanto materiale ha visto la luce in questi 4 e passa anni passati dalla morte di David Bowie. Ma tantissimo resta ancora confinato negli archivi, anche basandosi su quanto circola nel sempre più fiorente mercato parallelo dei bootleg del Duca Bianco. E allora, la domanda ci è sorta spontanea: come orientarsi in questo mare magnum di pubblicazioni pirata e cosa sperare possa diventare “ufficiale” in un futuro auspicabilmente non troppo lontano? Per rispondere a questo interrogativo ci siamo affidati a uno dei massimi esperti italiani in materia di collezionismo bowiano – Ernesto Tangari – che ha selezionato per noi i 10 bootleg di tutti i tempi da lui considerati “essenziali” (e reperibili senza troppi sforzi).

1. C’EST LA VIE – THE ULTIMATE RARE TRACKS 1964/2013 (2014)

Questo box in 6 Cd è un recente (consigliatissimo) punto di partenza per chi è a caccia di inediti. Nel primo Cd (THE SIXTIES) spicca C’est la vie, che ricalca lo stile cabarettistico tipico del periodo Deram. Oltre a questa, troviamo altre chicche, tra cui molti demo. Il secondo Cd, THE SEVENTIES, contiene diverse celebri outtake. Nel terzo Cd (THE EIGHTIES), spicca la cover di Imagine (John Lennon) e la rarissima Al Alba, versione spagnola di Day In Day Out. Sul quarto Cd (ovviamente THE NINE- TIES) troviamo alcuni demo, la cover di Mother (ancora Lennon) e varie versioni di un oscuro pezzo semi-strumentale intitolato Funhouse. Del quinto Cd (THE THOUSANDS) si segnalano I Feel So Bad e One Night di Elvis Presley. Compare infine il trittico Life on Mars / Wake Up / Five Years, eseguite insieme agli Arcade Fire. Chiude questo splendido box un sesto dischetto, intitolato THE COLLABORATIONS, che contiene diverse cover di pezzi di Bowie eseguite da altri artisti. Nel 2018 il box è stato ristampato anche in vinile in 11 Lp (300 copie in vinile rosso e 60 copie in vinile blu).

2. SIX YEARS OF DAYDREAM – THE UNRELEASED BBC RECORDINGS 1967 – 1972 (2015)

Essenziale doppio Cd che raccoglie tutte le session per la BBC rimaste fuori da BOWIE AT THE BEEB (THE BEST OF THE BBC SESSIONS 68-72). Sono assolutamente da sentire: una superba versione di Little Bombardier; Buzz The Fuzz mai uscita ufficialmente; e The Supermen, Song For Bob Dylan cantata in duo con George Underwood e Andy Warhol con Dana Gillespie. Package del Cd sontuoso con Mini-Lp “Japan-style”.

3. VAMPIRES OF HUMAN FLESH (1994)

Alcuni demo tratti dalle session per SCARY MONSTERS del 1980. Meritano la citazione Scream Like A Baby e Because You’re Young, entrambe totalmente differenti (sia per le liriche che per gli arrangiamenti) rispetto alle versioni apparse sull’album. Compare inoltre un oscuro strumentale intitolato Is There Life After Marriage?, di cui non si conosce quasi nulla. Secondo alcuni, nel pezzo suonerebbe Iggy Pop. Il titolo potrebbe essere ispirato dalla difficile situazione matrimoniale vissuta all’epoca da Bowie. 

4. NEW YORK’S A GO-GO (1991)

Prezioso doppio Cd che riporta l’intera session delle prove in studio tenutesi a New York per il Glass Spider Tour del 1987. Soltanto qui possiamo ascoltare live Because You’re Young e Scream Like A Baby, provate da Bowie, ma poi scartate e mai più eseguite in alcun tour. Abbiamo poi Shining Star, provata ma mai eseguita dal vivo. Verso la fine di questa sessione di prove, possiamo ascoltare Carlos Alomar che sostituisce Bowie per le ultime tre canzoni. Un vero must per ogni serio collezionista del Duca.

5. TOKYO DOME 1990 (1991)

Appena un anno dopo la fine del tour Sound + Vision del 1990 esce sul mercato clandestino questo quadruplo Cd bootleg che contiene le due serate al Dome di Tokyo del 15 e 16 maggio 1990. Confezione di lusso (come sempre per i bootleg made in Japan) in 4 Picture Cd. La scaletta delle date di Tokyo ricalca quella classica utilizzata per quasi tutte le date del tour 1990 ma con qualche differenza. Ancora oggi, alcuni fan continuano a criticare il Sound + Vision Tour per l’esecuzione quasi “asettica” del repertorio bowiano. In realtà, siamo di fronte a una serie incredibile di hit che non venivano suonate live da molti anni. 

6. 3.UPSIDE DOWN - LEON VERSION (2017)

Box di 4 Cd che racchiude tutte le outtake e i demo non inclusi nell’album 1.OUTSIDE del 1995. Il primo Cd SOMETHING REALLY FISHY contiene l’inedito di ben 22 minuti I Am With Name / Hide Me / We’ll Creep Together (Part 1) e altri pezzi mai usciti che hanno la forma di lunghe suite strumentali interrotte da inserti cantati e parlati. Il secondo Cd, THE LEON SUITES, contiene tre lunghi pezzi strumentali di circa 23 minuti l’uno. Il terzo Cd s’intitola 2.INSIDE e contiene l’inedita The Enemy Is Fragile (ben 27 minuti). Infine, 3.UPSIDE ha un unico pezzo (The Leon Suite) lungo addirittura 69 minuti.
Consigliato solo ai fan accaniti di Bowie, oppure a chi ama le lunghe suite psichedeliche.

7. OUTSIDE TOUR REHEARSALS (2015)

Terminata la parte americana del tour di 1.OUTSIDE del 1995, Bowie si chiude in studio con la band per provare la nuova scaletta. In questo Cd possiamo ascoltare le versioni “grezze” di molti classici. Possiamo deliziare le nostre orecchie con I Have Not Been To Oxford Town (che verrà eseguita pochissime volte), Outside e la cover di Nite Flights di Scott Walker. 

8. 50TH BIRTHDAY BASH (1997)

Per festeggiare il suo 50° compleanno, il 9 gennaio 1997 Bowie organizza un megaconcerto al Madison Square Garden di New York, invitando varie celebrità. Il primo ospite, Frank Black, duetta con Bowie su Scary Monsters e Fashion. Hallo Spaceboy viene proposta con i Foo Fighters e Seven Years In Tibet con Dave Grohl. Notevole la versione di Quicksand insieme a Robert Smith dei Cure. Boato del pubblico quando appare Lou Reed, che canta alcune strofe di Queen Bitch. Finita l’abbuffata degli ospiti, Bowie torna da solo sul palco per il bis di Space Oddity, proposta in una versione acustica da brividi. Il Cd si chiude con le versioni acustiche di I Can’t Read e Repetition eseguite da Bowie nel camerino. 

9. CHILD’S HOURS LIVE 1999 (2000)

Registrato al London Astoria il 2 dicembre 1999 durante il mini tour di HOURS. Bowie è in splendida forma ed esegue magistrali versioni di classici. Il Cd merita soprattutto per Word On A Wing, che non veniva eseguita dal lontano 1976, e per Can’t Help Thinking About Me, singolo del 1966 mai eseguito prima live, che dimostra come il “vituperato” periodo bowiano 1964-1967 riservi invece dei gioielli meravigliosi

10. ON BROADWAY (2003)

Registrato l’11 giugno 2002 al Roseland Theatre di New York nell’ambito del tour di HEATHEN. Per la prima volta nella carriera, Bowie esegue per intero il seminale LOW. Ricorda divertito che nel 1977, quando aveva portato il master di un nuovo album alla RCA, i responsabili gli avevano gridato: “Ma cosa è questa roba? Noi vogliamo un altro YOUNG AMERICANS!”. “Ebbene”, dice Bowie, “penso che dopo tanti anni sia venuto il momento di eseguirlo per intero. Quell’album era LOW”, generando un’apoteosi nel pubblico. A questa versione di LOW, segue HEATHEN, proposto anch’esso integralmente, dimostrando come quell’album del 2002 può tranquillamente essere paragonato alle pietre miliari degli anni 70 e 80.

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