Tutti gli amori italiani di Frank Sinatra

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C'è un doppio filo che lega The Voice al nostro paese: le sue origini, innanzitutto, i dieci concerti tra il 1986 e il 1991. Ma anche qualche infatuazione.

Sono tutte italiane le origini di Frank Sinatra, quell'artista carismatico, perennemente giovane, in grado, con le sue canzoni e il suo fascino, di far svenire le sue ammiratrici ("Swoonatra", lo ricordate?).

Il rapporto tra "The Voice" e il nostro paese è sempre stato stretto, e allo stesso tempo molto controverso. Il padre, Martin Sinatra, ex pugile, era nato in un paesino nei pressi di Catania; l'amatissima madre, Natalia Garavanti, morta nel 1981 in un incidente aereo mentre si recava a Las Vegas per uno spettacolo del figlio, proveniva invece da Genova.

Qualche fortunato ricorderà inoltre l'ingresso trionfale di Sinatra, il 27 settembre 1986, nell'appena inaugurato Palatrussardi a Milano. Un concerto che fece il tutto esaurito, con 9000 spettatori, tra cui personalità dello spettacolo e della politica: in prima fila vi era infatti anche Bettino Craxi, allora Presidente del Consiglio. Il concerto fu trasmesso in diretta dalla RAI e visto da 8 milioni di italiani. L'interprete di My Way fu talmente entusiasta dell'accoglienza ricevuta, che ritornò in Italia per altri 10 concerti.

Nonostante quel trionfo, e le sue origini, si diceva però che Sinatra non andasse molto d'accordo con il popolo italiano, soprattutto per via delle maldicenze che giravano spesso sul suo conto.

Si vociferava infatti che l'artista avesse avuto, in qualche modo, rapporti con la mafia e nel 1986 che era stato portato in Italia per cercare di eliminare il pericolo terroristico nel nostro Paese, per cui gli americani provano timore all'epoca (erano gli anni delle azioni antiamericane di Gheddafi e del sequestro dell'Achille Lauro). 

Ma c’è un altro aspetto che lega Sinatra al nostro paese. Si sa, con quegli occhi blu, il tipico cappello Fedora e la mania della pulizia (faceva la doccia più volte al giorno, si radeva e si lavava i denti in maniera compulsiva, oltre a cospargersi di acqua di lavanda per camuffare il lezzo costante di whisky e Camel), Frank è sempre stato un latin lover. E oltre ai grandi amori noti, tra cui l'attrice americana Mia Farrow e Ava Gardner, donna della sua vita, si attribuiscono al cantante parecchi flirt e persino delusioni, due in particolare tutti nostrani.

La prima liason riguarda la nostra Raffaella Carrà. Nel 1965, la showgirl bolognese aveva 22 anni e aveva appena girato il film Il colonnello Von Ryan, diretto da Mark Robson. Raffaella interpretava Gabriella, l'amante di un comandante tedesco. Nel film, vi era anche Sinatra.

Sembra che il cantante e attore italoamericano, che nel 1966 avrebbe sposato una giovanissima Mia Farrow, avrebbe voluto sposare lei, Raffaella. Sinatra, sul set, le regalò infatti una collana di perle con la chiusura in smeraldo.

"Io non lo volevo accettare", avrebbe detto la Carrà in un’intervista, "perché mi sembrava un gesto per farmi sentire la pupa del capo, a me piaceva essere conquistata con altre cose". Ma la produzione la raccomandò di accettare il dono, per mantenere amichevole il clima sul set.

In seguito, Raffaella non avrebbe aggiunto altro, se non una frase sibillina, durante il programma The Voice of Italy, nel 2016. La Carrà affermò infatti che "Sinatra era uno da una botta e via", chiarendo poi che stava parlando delle sue doti di attore, che girava la scena e se ne andava. Insomma, non si sa se effettivamente la liason tra i due si fosse consumata, oppure no. Sta di fatto che la collana di perle fu rubata a Raffaella in un albergo di Milano e mai più recuperata. 

La storia non finisce qui. Nel 1968, il nostro latin lover si innamorò della straordinaria Virna Lisi, con cui aveva girato il film Assault on a queen, nel 1966. Difficile, d'altronde, non innamorarsi di lei. L'attrice marchigiana, bionda, elegante, con quello sguardo angelico, aveva conquistato il mondo di Hollywood.

Al povero Sinatra, arrivò da parte sua un risoluto no. La Lisi infatti, che all'epoca era sposata con Franco Pesci (e lo sarà per 53 anni, fino alla scomparsa del marito, nel settembre 2013), nonché madre di un bambino di 4 anni, rifiutò nettamente le sue avances.

Virna Lisi e Frank Sinatra in "Assault on a queen" (1966)
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