Stage diving: gli 8 migliori (o peggiori) tuffi della storia

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Lo stage diving rientra fra i momenti più appassionanti di un concerto. Ma quali sono stati i "tuffi" più o meno fortunati della storia?

Stage diving, un anglicismo per indicare i famosi "tuffi dal palco" che portano ogni esibizione live a un livello di divertimento superiore. È un momento di totale sregolatezza, di abbandono di qualsiasi freno inibitore sia per il musicista, che si lancia letteralmente sul pubblico, che per i fan, che non aspettano altro che trasportarlo in giro per il parterre gremito di gente. Senza contare che lo stage diving fornisce un livello di contatto col pubblico difficile da ottenere in altre circostanze. 

Nella storia del rock gli stage diver non si sono risparmiati. Ecco 8 casi di stage diving fra i più memorabili della storia. 

ATTENZIONE: NON SI TRATTA DI UNA CLASSIFICA MA DI UNA SELEZIONE

Iggy Pop e quel salto che gli costò un dente

Lo sappiamo, Iggy Pop è sempre stato un vero e proprio animale da palcoscenico. L'immagine che tutti abbiamo di lui è mentre, a torso nudo sul palco, catalizza l'attenzione degli spettatori saltando da una parte all'altra. Ma ci fu un'occasione, in particolare, nella quale il tuffo fu fantastico ma sfortunato: nel Montreux Jazz Festival del 2018 il rocker statunitense alla veneranda età di 71 anni si lanciò dal palco per atterrare sulla folla ma, nella foga del momento, perse addirittura un dente

Eddie Vedder e la sua infallibile tecnica di stage diving

Un altro rocker che di certo non ha paura di osare sul palco è Eddie Vedder, il frontman dei Pearl Jam. Oramai è risaputo, i suoi tuffi sono fra i migliori in assoluto nella storia del rock. È quasi impossibile scegliere un'esibizione in particolare ma, a nostro avviso, la più iconica è stata quella al Pinkpop del 1992, un festival di musica rock che si tiene con cadenza annuale nei Paesi Bassi. In quell'occasione, Vedder si arrampicò su un braccio meccanico che sosteneva una telecamera con relativo operatore che mosse il braccio finché Vedder non si trovò proprio sopra il pubblico, pronto a lanciarsi. 

L'impressionante salto dei Limp Bizkit

Mischiando rap e metal si ottengono i Limp Bizkit, band statunitense definibile come un concentrato di energia. Non è difficile immaginare perché rientrino in questa selezione. Prendiamo in esempio una sera del 1998 quando il frontman della band, Fred Durst, decise di lanciarsi da un'altezza impressionante su una folla urlante di fan all'Hammerstein Ballroom di New York

Le esibizioni in sedia a rotelle di Sid Wilson degli Slipknot dopo un "tuffo" andato storto

Altro gruppo che ha fatto propria la tecnica dello stage diving. In particolare, il rapper e disc jockey della band Sid Wilson è famoso per lanciarsi spesso dal palco verso il pubblico, il che gli ha causato, in passato, non pochi problemi. Basti pensare che durante il live di apertura del Mayhem Festival del 2008 tenutosi ad Auburn, nello Stato di Washington (USA), Wilson si fratturò entrambi i talloni nel tentativo (mal riuscito) di atterrare sulla folla, e da quel momento in poi dovette esibirsi in sedia a rotelle per diverso tempo. 

Il piccolo fan dei Green Day iniziato allo stage diving

I punk idols di Berkeley hanno sempre saputo come divertirsi e come fare divertire il proprio pubblico. Il frontman Billie Joe Armstrong è un esperto di tuffi dal palco, ma ci tiene anche molto a fare provare ai propri fan l'ebbrezza di un salto nel vuoto. Eccolo sul palco assieme a un suo piccolo fan deciso a provare l'esperienza dello stage diving già in tenera età

Il tuffo bagnato (e fortunato) dei Papa Roach 

Jacoby Shaddix, frontman del gruppo alternative metal, decise di rinfrescarsi le idee appena finito un live del gruppo nel 2008 a Jones Beach nello stato di New York. Con una precisione da tuffatore professionista, Shaddix si lanciò in acqua scatenando le urla del pubblico. 

George Watsky e il suo tuffo da 12 metri

Il rapper statunitense non fu molto fortunato con lo stage diving: nel 2013, durante un'esibizione per il Vans Warped Tour di quell'anno, una tournée che unisce musica e sport estremi, si fece trasportare un po' troppo dall'idea di provare uno sport estremo e decise di salire sulla struttura che manteneva le luci sopra al palco e di lanciarsi fra la folla da un'altezza di circa 12 metri ferendo se stesso e rompendo il braccio di uno sfortunato fan

Il tuffo da 20 metri dello stuntman e frontman dei Boy Hits Car

Non si può certo pensare che il frontman della rock band losangelina soffra di vertigini. Durante un festival rock a New York nel 2005, Cregg Rondell si arrampicò sulla struttura che sorreggeva le enormi casse appese a penzoloni sopra al palco. Una volta lì, non c'era via d'uscita, bisognava per forza saltare. Così, Rondell si lanciò con un vero e proprio salto nel vuoto da un'altezza di oltre 20 metri. Forse per le conoscenze acquisite grazie al suo secondo lavoro come stuntman o forse per un miracolo, Rondell la scampò senza un graffio (e senza ferire nessuno fra il pubblico).

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