Lou Reed, all’anagrafe Lewis Allan Reed nacque il 2 marzo del 1942.
Reed, a modo suo, era un poeta: raccontava storie di vita, personale, intima, una poetica senza limiti e senza peli sulla lingua, pronto a toccare qualsiasi argomento, anche i più delicati o difficili. Storie di follia urbana per mostrare l’altra faccia dell’America, della droga e del sesso. Il suo punto di vista e il suo contributo nel mondo nel rock sono stati unici.
L’artista newyorkese, entra ufficialmente a far parte dei grandi del rock a metà degli anni ’60, con la fondazione dei Velvet Underground, una carriera breve ma intensa, conclusa del ’73. Dopo questa data inizierà una carriera da solista indimenticabile, continuando a sperimentare nuove forme musicali, al limite fra musica, poesia e arte.
“Me ne frega solo della musica, mi interessa solo quello. Ho sempre creduto di avere qualcosa di importante da dire e l’ho detto. E’ per questo che sono sopravvissuto, perché ancora credo di avere qualcosa da dire. Il mio Dio è il rock’n’roll.” – Lou Reed
Muore il 27 ottobre 2013.
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