Quella telefonata di John Lennon ad Alan White degli Yes

alan white yes

Prima di diventare batterista degli Yes, Alan White ricevette una telefonata inaspettata da uno dei suoi idoli: John Lennon, che lo voleva con sé. Ecco cosa accadde.

Durante la sua lunga carriera, Alan White, storico batterista degli Yes, non ha disdegnato le collaborazioni con altri musicisti di spicco, soprattutto quando si trattava di idoli personali come John Lennon.

La collaborazione con Lennon cominciò addirittura prima che White diventasse un membro degli Yes, ingresso che si colloca nel 1972, quando White si unì alla band come sostituto di Bill Bruford (ve ne abbiamo parlato qua), per restarci ininterrottamente fino alla data presente.

Il tutto ebbe inizio con un'inaspettata telefonata da parte di Lennon in persona:

Ero in cucina e mi telefonò un tizio dicendo di essere John Lennon. Io riattaccai. Per fortuna, lui richiamò...

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Ma facciamo un passo indietro...

White, batterista promettente fin da tenera età, iniziò a suonare i grandi classici "beatlesiani" quando, all'età di tredici anni, entrò nel suo primo gruppo, i Downbeats, attivi sulla scena locale nei dintorni di Newcastle, in Inghilterra, non lontano dalla sua cittadina natale.

La band si esibiva quasi ogni sera nei club della zona e, dopo aver guadagnato sempre più notorietà, cambiò nome in Blue Chips e si spostò nella capitale inglese. Lì, il gruppo tentò il grande salto partecipando a un contest musicale organizzato da «Melody Maker», famoso settimanale britannico.

Fu un'intuizione geniale dato che i musicisti ed amici vinsero il concorso, portando a casa soldi, nuovi strumenti e un contratto discografico. Tuttavia, probabilmente per via dello scarso successo ottenuto dai primi singoli registrati, i Blue Chips decisero di sciogliersi poco dopo il loro rientro a casa. 

Per White fu un momento di svolta. Si trovò infatti diviso tra la sua passione di sempre, la musica, e un nuovo interesse nato da poco: il disegno tecnico, che aveva iniziato a praticare da poco al college con l'intento di diventare un architetto.

Scelse la musica. White si arruolò dapprima fra i Gamblers, band del cantautore britannico Billy Furry, con i quali iniziò a girare il mondo e, successivamente, con i Griffin, a fianco del celebre compositore e produttore Kenny Craddock.

Ecco allora che, dopo diverse esperienze come turnista, nel 1969 White ricevette la chiamata provvidenziale di Lennon: a White non pareva vero che il suo grande idolo volesse proprio lui come batterista per la sua Plastic Ono Band durante il Toronto Rock and Roll Revival festival che si sarebbe tenuto il giorno successivo.

Qui sotto, ecco una video intervista nella quale White ricorda quel momento indimenticabile:

Pare che Lennon, assistendo a una performance live dei Griffin, fosse rimasto colpito dal modo di suonare di White tanto da volerlo con sé. 

Così, quel 13 settembre 1969, Alan White si esibì di fronte a una platea composta da circa 20.000 persone e di fianco a personalità come Eric Clapton alla chitarra, Klaus Voormann al basso e, ovviamente John Lennon e Yōko Ono.

Di quella giornata memorabile è rimasto un album, LIVE PEACE IN TORONTO 1969, che venne pubblicato nel dicembre successivo. Lo potete ascoltare qui:

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