Max Gazzè e il suo primo concerto dopo il lockdown

Max Gazzè

Da poco è stato annunciato il via libera per i concerti all'aperto. Uno fra i primi ad aver voglia di ripartire è stato Max Gazzè. Ecco il racconto del suo primo concerto dopo il lockdown.

Dato l'andamento della curva dei contagi e il conseguente allentarsi delle norme anti Covid-19 anche il settore dello spettacolo può tirare un (seppur leggero) sospiro di sollievo.

E se la stagione dei festival quest'anno è saltata, l'arrivo del caldo e dell'estate non tolgono la voglia di musica e concerti all'aperto che, in questi giorni, stanno gradualmente riprendendo in molte parti d'Italia. Naturalmente, sempre nel totale rispetto delle distanze di sicurezza e delle diverse precauzioni come l'uso della mascherina e la misurazione della temperatura corporea.

Ed è proprio così che è iniziato il concerto di Max Gazzè tenutosi la sera del 2 luglio scorso all'Auditorium Parco della Musica di Roma, con termoscanner, mascherine e distanziamento sociale. È con questa prima tappa che Gazzè ha deciso di aprire il suo tour Scendo in palco, il primo dopo il lockdown.

Garibaldi ha risposto "Obbedisco" a un ordine. Noi, più che obbedienti, siamo stati un po' eretici e pionieristici.

Così è iniziato il concerto e questo "noi" si riferisce a trenta lavoratori del mondo dello spettacolo – settore molto colpito dall'emergenza Covid – saliti sul palco per rappresentare loro stessi e i colleghi e per protestare ricordando a tutti quei sostegni economici millantati ma mai concretizzatisi. Per la loro categoria, i trenta lavoratori hanno chiesto più protezione: la liquidazione del bonus, un reddito di continuità e un'indennità di disoccupazione speciale fino alla ripresa delle attività a pieno regime.  

Quello di Gazzè è stato il primo concerto a pagamento di un artista famoso della stagione estiva organizzato alla cavea dell'Auditorium Parco della Musica di Roma. Uno dei primi grandi concerti tenutisi in questo periodo strano, fra i controlli all'entrata, il gel igienizzante per le mani e quelle sedie vuote che mettono un po' di tristezza. Già, perché come da norma, per ogni posto occupato devono essercene almeno due vuoti mentre le coppie che fanno parte dello stesso nucleo familiare possono occupare due sedie vicine. 

Nonostante le limitazioni – che, seppur possano sembrare fastidiose, è giusto rispettare per il bene della collettività – Gazzé non si è fatto scoraggiare e ha suonato davanti a quel pubblico sì distanziato ma comunque molto caloroso composto da circa mille spettatori paganti

E per Gazzé non finisce qui: quella del 2 luglio è stata la prima di tre date consecutive nella capitale (2, 3 e 4 luglio) che sono andate sold out in brevissimo tempo, a riconferma del supporto del pubblico nei confronti dell'artista romano che, a fine concerto, si è espresso così:

Siamo stati delle cavie, nessuno sapeva se si sarebbero creati assembramenti all’entrata o all’uscita del concerto, se la gente sarebbe venuta sotto palco. Invece, è filato tutto liscio. Vedere i sorrisi delle persone, condividere con loro le emozioni, è stata una gioia.

Insomma, un bell'esempio di come sia possibile ricominciare, anche nel settore dello spettacolo, nel pieno rispetto delle norme che garantiscono la sicurezza a spettatori e addetti ai lavori

Nell'augurare un buon compleanno a Gazzè, vi lasciamo ascltare un suo magnifico pezzo (e brano di apertura del concerto), Mille volte ancora, una canzone inserita in MAXIMILIAN (2015), nono album del cantautore.

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