Quando i Pink Floyd camminarono sulle acque della laguna veneziana

pink floyd venezia

Era il concerto più atteso del periodo e si rivelò all'altezza delle aspettative: ecco un breve racconto di quando i Pink Floyd si esibirono a Venezia su un palco galleggiante. 

Era il 15 luglio del 1989 e in una delle location più suggestive d'Italia andò in scena un concerto-evento di una delle band più importanti della storia del rock.

Parliamo del concerto dei Pink Floyd, che si tenne a Venezia quella sera estiva di molti anni fa e che attirò sotto al palco galleggiante allestito per l'occasione nella laguna circa 200.000 spettatori (non paganti, dato che l'evento era gratuito). 

Anche solo riguardare le immagini di quell'evento epocale mozza il fiato. In quel momento i Pink Floyd erano quasi giunti al termine del loro tour europeo A Momentary Lapse of Reason Tour organizzato per promuovere l'ultimo album della band, A MOMENTARY LAPSE OF REASON, appunto, primo album pubblicato dopo l'uscita dal gruppo di una colonna portante come Roger Waters

Dopo un duro colpo come quello, per i Pink Floyd non fu facile riprendersi e, nonostante i molti sforzi, fu un salto nel vuoto per la band e l'album stesso ricevette recensioni decisamente contrastanti, spesso negative, poiché non venne visto come un album al pari dei precedenti. Mancava infatti, secondo la critica, di freschezza, creatività e innovazione. Qui sotto, l'album nella versione remastered del 2011.

C'era bisogno di qualcosa che risollevasse le sorti della band, qualcosa di forte sia a livello visivo che a livello concettuale.

Così, dopo altre otto precedenti date italiane, i Pink Floyd decisero di chiudere in bellezza con una penultima data del tour nel bel mezzo della suggestiva laguna veneta.  

Anche la data scelta per l'evento fu una data simbolica: si tratta del secondo sabato di luglio, giorno durante il quale, ogni anno, cade la festa del Redentore, una celebrazione importante per gli abitanti della città, con la quale si commemora la fine dell'epidemia di peste che devastò la zona fra il 1575 e il 1577

Ecco, direttamente da un telegiornale dell'epoca, l'annuncio in diretta dell'inizio del concerto:

Le difficoltà alle quali andarono incontro i tecnici che lavorarono alla serata (basti pensare che il palco fu montato su una zattera sospesa sull'acqua) furono ripagate dal grande successo raggiunto dall'evento, che viene annoverato da molti fra i concerti migliori della storia.

Nonostante l'ovvia entità epocale del concerto, non mancarono alcune critiche di chi temeva per l'incolumità del campanile di San Marco e della piazza adiacente per via della folla che sarebbe accorsa a vedere il concerto o delle vibrazioni dovute all'elevato volume al quale (prevedibilmente) la band avrebbe suonato. L'evento nacque infatti nella disorganizzazione, senza servizi d'ordine d'alcun genere, transenne, assistenza o gabinetti.

Una volte spente le luci, inoltre, migliaia di persone abbandonarono la città lasciando tonnellate di immondizia nella Piazza e dintorni, che nessuno avrebbe raccolto nei due giorni seguenti. Nonostante tutto, il concerto non solo segnò la storia della band, ma fu anche l’apice stesso del tour dei Pink Floyd. E chi dichiara di non aver mai desiderato di essere sulla propria barca a godersi il concerto dell'anno durante quella serata estiva... sta sicuramente mentendo.

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