Quell’ultima esibizione pubblica di Elvis Presley

elvis presley

Era il 1977 quando il re del rock 'n roll perse la vita prematuramente. Quale fu la sua ultima esibizione dal vivo? Ve la raccontiamo qua.

Era il 26 giugno del 1977 quando alla Market Square Arena di Indianapolis (in Indiana, USA) si tenne quello che sarebbe passato alla storia come l'ultimo concerto del re del rock and roll. All'epoca, nessuno poteva immaginare che sarebbe stato l'ultimo ma, nonostante ciò, si trattò di un addio in grande stile di fronte a un pubblico di circa 18.000 spettatori

Pare che una delle canzoni finali cantate da Elvis, forse il brano che chiuse definitivamente la florida carriera del cantautore americano, fu la famosissima Are You Lonesome Tonight, un pezzo di musica popolare statunitense portato alla ribalta proprio da Elvis nel 1960. Qui sotto il video di quella che viene accreditata come la sua ultima esibizione dal vivo

Elvis a tratti non si riconosce in queste immagini. Appare triste, pallido, un po' in sovrappeso rispetto alla figura agile e snodata che siamo abituati ad associargli. Eppure nulla di tutto questo avrebbe potuto far nemmeno lontanamente presagire il dramma che si sarebbe consumato di lì a poco. 

Pare che i problemi di salute che già da tempo affliggevano il cantante soprattutto per via delle sue tante dipendenze fra cui quella da farmaci, fossero peggiorate improvvisamente attorno al 1973. In quell'anno, gli venne sconsigliato di continuare a sottoporsi al forte stress che gli procurava l'andare in tournée. Elvis, però, non volle sentire ragioni e decise di continuare ad esibirsi in eventi live soprattutto negli States. 

Fu così per diverso tempo nonostante, dopo ogni concerto, la salute fisica e mentale di Elvis apparissero sempre più deteriorate

Arriviamo, così, all'estate del 1977: dopo l'ultima esibizione a Indianapolis, Elvis tornò nella sua Memphis per riposare in vista di una nuova serie di concerti che avrebbe dovuto tenersi nell'agosto successivo

Alla vigilia del primo di questa serie di live, però, qualcosa andò storto: era la notte fra il 15 e il 16 agosto ed Elvis si trovava nella sua tenuta di Memphis dove, dopo aver assunto un'abbondante dose di barbiturici, rimase sveglio tutta la notte per discutere con il suo staff gli ultimi dettagli dell'evento che avrebbe dovuto tenersi l'indomani a Portland. 

Verso le prime luci del mattino, Elvis provo qualche pezzo al piano fra cui il famoso brano country Blue Eyes Crying in the Rain che, pare, sia stata l'ultima canzone cantata da Elvis durante la sua vita (anche se, in questo caso, non si trattò di un'esibizione pubblica bensì di semplici prove private). 

Secondo la ricostruzione dei fatti, poi, Elvis si ritirò in camera sua per cercare di dormire un po' prima della partenza ma, non riuscendo a prendere sonno, decise di assumere un'ulteriore dose di barbiturici. Si diresse poi verso il bagno dove, svariate ore più tardi, fu ritrovato dalla compagna Ginger Alden. Quest'ultima chiamò immediatamente i soccorsi che, pur tempestivi, non riuscirono a rianimare il cantante. Così, Elvis Presley venne dichiarato morto alle 15 del 16 agosto 1977, a soli 42 anni

A molti anni di distanza, permangono ancora diversi dubbi sull'improvvisa morte del re del rock and roll. Inoltre, come successe per molti personaggi di spicco del mondo della musica, non mancarono fin dal primo momento, speculazioni sulla presunta falsità della notizia riguardante la morte del cantante.

Fu, in ogni caso, una grave perdita per il mondo dello spettacolo che piange ancora oggi un artista tanto tormentato quanto geniale (scopri qui i suoi cinque dischi più rari).

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