5 cose che (forse) non sapevi su Lucio Dalla

lucio dalla

Pensate di conoscere proprio tutto sull'artista bolognese? Mettetevi alla prova con queste 5 curiosità su di lui. 

Per via della grande fama che precede da sempre il nome di Lucio Dalla, si ha spesso l'impressione di conoscere ogni dettaglio sulla vita e sull'opera del cantautore bolognese. Forse, però, possiamo ancora stupirvi con alcuni particolari sul conto dell'artista. Eccone 5.

1. La sua casa bolognese

Dalla, bolognese doc, ha vissuto per diversi anni nella sua casa di Via d'Azeglio, nel cuore del capoluogo emiliano.

Dopo la morte dell'artista, la fondazione che porta il suo nome e che prese in gestione l'appartamento all'interno di un palazzo quattrocentesco, decise di aprire al pubblico le porte di quella che era stata la dimora di Dalla. Tra le sue mura si può ammirare tutto il gusto artistico dell'artista testimoniato dall'arredamento eclettico e dalla presenza di opere – volumi, quadri ma anche gioielli di poco o molto valore – apprezzate dal cantautore

Un altro dettaglio che attrae gli estimatori di Dalla è il dipinto che ne riproduce la sagoma posizionato proprio sulla facciata esterna dello stabile che ospita la casa sopracitata.  

2. L'amore per il mare

Si sa, spesso nelle sue canzoni Dalla parla del mare, da cui era molto affascinato, tanto da decidere di affiancare alla sua amata casa bolognese anche un'altrettanto amata casa a San Domino, una delle isole che formano l'arcipelago delle Tremiti, al largo della costa pugliese

Sembra che, stando seduto in veranda ad ammirare il mare, Dalla abbia concepito alcune delle sue canzoni più belle, fra le quali la magica Come è profondo il mare

3. Quell'incontro con Jimi Hendrix

Era il 26 maggio del 1968 e nel pieno del fermento musicale (e non solo) di quegli anni, Jimi Hendrix era un riferimento per molti. Durante il suo tour di quell'anno, Hendrix fece tappa anche in Italia e il suo concerto bolognese fu un vero e proprie evento da ricordare. Fra il pubblico c'era anche un suo grandissimo fan: parliamo proprio di Dalla che commentò così l'esibizione:

Fu un’esperienza bellissima. Lui era la rivoluzione. Deviante, deviato, deviatore.

Inoltre, pare proprio che Dalla non si limitò ad ascoltare il concerto ma salì sul palco poco prima di Hendrix esibendosi assieme ad altri artisti come band di supporto.

Sul palco c’ero di sicuro, a quel tempo mi infilavo dappertutto. Hendrix lo vidi da lì. C’era poca gente, è vero, ma ebbi la consapevolezza di trovarmi davanti a un musicista di rottura non uso ai codici di allora. Lui era fuori dal rock, fuori dal blues, fuori da tutto. [...] A fine concerto scesi in camerino un attimo ma non lo avvicinai, non era uno che ti ispirava per due chiacchiere, e poi all’epoca non conoscevo l’inglese.

Insomma, per il giovane Dalla fu davvero un concerto da non dimenticare

4. La passione per lo sport

Forse non tutti sanno che, oltre ad amare la musica e l'arte in genere, Dalla era anche un grandissimo appassionato di sport. Per esempio, apprezzava molto il calcio ed era un grande tifoso del Bologna, la sua squadra del cuore della quale seguiva regolarmente le partite seduto in tribuna allo stadio.

Con gli amici Gianni Morandi, Andra Mingardi e Luca Carboni, nel 1988 Dalla compose Le tue ali Bologna, canzone che divenne l'inno della squadra. 

5. Il suo alter ego

Ricollegandoci alla sua casa bolognese, possiamo citare un altro buffo aneddoto: pare che il campanello del suo appartamento reciti il nome Domenico Sputo. Per quale motivo? Si tratta dello pseudonimo scelto da Dalla per partecipare come corista, tastierista e sassofonista a diversi album degli Stadio, di Luca Carboni e di Ron

Da questo bizzarro nome deriva anche il titolo di una famosa canzone di Dalla contenuta nel suo album del 2001, LUNA MATANA.

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