STAGE: Ziggy, Berlino e David Bowie in tour

David Bowie

L'8 settembre 1978 usciva STAGE, il live album che racconta Berlino, chiuse un capitolo della vita di David Bowie e ne aprì un altro ancora.

Conoscete STAGE? L'album venne registrato in una serie di concerti che Bowie fece tra Philadelphia, Providence e Boston, e contiene tracce ricavate dagli ultimi album prodotti all'epoca, in particolar modo i primi due della Trilogia Berlinese, LOW e HEROES, ma anche alcuni singoli come Breaking glass.

Il lato uno della versione LP del 1978 conteneva inoltre diversi brani da THE RISE AND THE FALL OF ZIGGY STARDUST AND THE SPIRDERS FROM MARS.

L’inserimento di canzoni come Star e Soul Love è significativo: il personaggio di Ziggy era stato estremamente importante per il successo di David, che però poi se ne allontanò il più possibile. Ziggy, con i suoi glitter e le sue stravaganze da alieno sceso sulla Terra, era diventato molto più di un personaggio. Era l’espressione di una delle personalità di Bowie, che dichiarò più volte di non riuscire a separarsene, a distinguere un confine tra le due identità. La paura di perdersi in se stesso lo portò ad essere esausto, triste, distrutto.

Era tempo di un nuovo progetto, di lasciarsi alle spalle Ziggy. E una notte, alla fine del concerto all’Hammersmith Odeon del 1973, Bowie disse alla folla:

Questo non è solo l’ultimo concerto del tour, è anche l’ultimo concerto che faremo. Arrivederci. Vi amiamo.

Bowie si dedicò a DIAMOND DOGS e alla fortunatissima Fame, prodotta in collaborazione con John Lennon (ve ne abbiamo parlato qui).

La svolta arriva alla fine degli anni Settanta, quando David si trasferisce a Berlino, nel quartiere Schöneberg. Qui viene alla luce la Trilogia berlinese, composta da LOW, HEROES – l’unico a essere registrato interamente a Berlino - e LODGER, tre fortunatissimi album che Bowie porterà in tour, e da cui si estrarrà la buona parte di STAGE.

LOW, cui appartengono quasi tutte le tracce del lato tre di STAGE, tra cui Warszawa, Sense of doubt e Speed of Life, è un album estremamente doloroso per Bowie: in quel periodo sta cercando di liberarsi dal consumo smodato di cocaina e di ricominciare a vivere a Berlino, dove condivide un appartamento con Iggy Pop e con Corinne Schwab. Intervistato da una radio francese, Bowie spiega:

Berlino ha la strana capacità di farti scrivere solo le cose importanti. Il resto non lo consideri nemmeno… e alla fine produci LOW.

Il titolo indica sia la depressione vissuta dall’artista, sia il basso profilo che Bowie desiderava riconquistare dopo gli enormi successi mediatici.

HEROES, il secondo album della trilogia berlinese, è anche il nome di una delle canzoni più celebri di Bowie. Il disco si poneva in continuità con LOW e con il clima culturale della Guerra Fredda, ma rispetto al primo, che abbandonava drasticamente i sistemi narrativi tradizionali della musica, si rivelò più accessibile al grande pubblico. Tra le canzoni estratte per STAGE c’erano anche Blackout e Beauty and the Beast. Il tour che seguì, nel 78, fu probabilmente il primo in cui Bowie non fece uso di cocaina.

STAGE venne pubblicato nello stesso anno, e nonostante molte critiche al suono pulito dal rumore della folla – indispensabile, come insegna il buon Springsteen, per un incredibile album live – racconta accuratamente gli anni più importanti, almeno fino al '78, della vita di Bowie.

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