Intervista a DEITZ, vincitore del Mini Meets Music Contest 2020

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Si è concluso il MINI MEETs MUSIC CONTEST, concorso attivato da MINI e MEET MUSIC rivolto ai giovani talenti. Il vincitore si chiama Giovanni Deidda, in arte Deitz. Ecco cosa ci ha raccontato.

Conoscete Meet Music? Si tratta di uno speciale appuntamento, di cui MINI è partner per il secondo anno consecutivo, che dal 2017 regala a produttori, artisti e professionisti della scena musicale elettronica l'opportunità di incontrarsi e migliorare la loro conoscenza sul music business.

Quest'anno, per via della pandemia ancora in corso, Meet Music ha saputo riconvertirsi in una due giorni digitale: Meet Music Live On Line. Lunedì 29 e martedì 30 giugno, i partecipanti, ciascuno a casa propria, hanno avuto l'occasione di partecipare a tavole rotonde e workshop con esperti del settore musicale.

Non solo. Si è infatti concluso da poco un progetto parallelo, attivato da Mini e Meet Music: il MINI MEETs MUSIC CONTEST, un concorso rivolto a giovani talenti nel settore musicale, mirato a offrire al vincitore una vera e propria esperienza da professionista nel settore dell'intrattenimento live.  

mini meet

Il nome del vincitore di quest’anno è Deitz, all'anagrafe Giovanni Deidda. Deitz ha ottenuto una borsa di studio presso la MAT Academy (scuola di produzione musicale che insegna le più avanzate tecniche di produzione), oltre alla realizzazione di una produzione discografica presso Studio1 e alla pubblicazione della traccia in digitale e in vinile su una label di riferimento (Claps Records oppure DVS Records).

Giovanni, classe 1997, vive a Siena e studia Ingegneria Informatica. Abbiamo voluto scambiare qualche parola con lui, un ragazzo simpaticissimo che ha ancora la voce calda per l'emozione.

Parlaci di te. Quando e come ti sei avvicinato alla musica?

Mi sono avvicinato alla musica non prestissimo. Prima la musica era un argomento molto personale. Poi, crescendo, ho scoperto generi musicali a me più affini e che sentivo di poter trasmettere anche agli altri. Mi sono quindi avvicinato al mondo del djing e poi ho conosciuto il mondo del clubbing nel 2017, da addetto ai lavori. Per me è stato come trovare un'identità, trovare quello che mi mancava, per cui ero disposto a fare sacrifici.
Io non faccio solo musica, studio anche Ingegneria Informatica a Siena. Quindi ho preso la decisione di portare avanti sia la mia carriera nel mondo della musica, sia quella universitaria. Spero che un giorno queste due cose si uniranno.

Da dove viene il tuo nome d'arte: Deitz?

Io ho iniziato nella musica come Giovanni Deidda. Era un nome che mi identificava e non mi pesava. Poi, quando mi sono avvicinato al mondo della produzione musicale e quando sono arrivato a ottenere un prodotto che mi soddisfaceva, ho cominciato a cercare un nome breve e conciso, che funzionasse anche commercialmente. Dopo un lungo percorso di ricerca sono tornato alle origini, a come mi chiamavano all'inizio: Deitz. Mi è stato di lezione: ritornare a come ero all'inizio è stato un modo per me per andare avanti.

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Come sei venuto a conoscenza del concorso?

Io non ho mai partecipato a concorsi di questo tipo. Ho visto che c'era il Meet Music, che dalle mie parti è un evento di grande risonanza per chi è nel mondo dei club. È una grande occasione per saperne di più, per vedere come lavorano i professionisti. Quindi, visto che c'è stata la possibilità di seguirlo in remoto, ho fatto questa bellissima maratona con tanti ospiti che seguivo da molto e che sono stati per me un esempio, come Luca Guerrieri e The ReLOUD. Sono contento perché anche chi è più grande di me si è accorto di quanta passione volevo trasmettere: è stata una vittoria doppia!

Ci racconti qualcosa di più sullo svolgimento del concorso?

Allora, per partecipare era necessario fare un video in cui si rispondeva a cinque domande che sarebbero state fatte alla fine del Meet Music. Erano domande che portavano a parlare di se stessi, del proprio percorso. Una delle domande era "qual è un disco che hai fatto che ti rappresenta maggiormente?". Ho citato così il titolo dell'EP che ho rilasciato su Space Invaders Records.
Visto che curo molto l'aspetto della produzione, ho anche molti pezzi che ho fatto e che grazie al corso della MAT Academy spero di poter portare presto sugli store digitali.

Quando inizia il corso della MAT Academy?

Il corso è già iniziato. Ho avuto le credenziali ieri e me lo sto davvero mangiando! Era un corso che tenevo d'occhio da molto e quindi per me è stato veramente incredibile! Il corso dura all'incirca due mesi, tocca tutti gli aspetti principali della produzione. Gli insegnanti, la coppia che forma i ReLOUD, sono preparatissimi. Anche se i corsi sono online, sembra davvero di fare lezione di persona in studio e per me è un'emozione forte... 

... In bocca al lupo Giovanni!
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