Mountain: cosa c’entrano il cannibalismo e le baleniere in una canzone hard rock?

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Mountain, photo by Dezo Hoffmann

Nel 1971, il gruppo hard rock dei Mountain pubblica NANTUCKET SLEIGHRIDE. All’interno, una titletrack cupa e forse maledetta…

Quando nell’autunno del 1970 i Mountain entrarono nei Record Plant Studios per dare gli ultimi ritocchi al loro secondo disco, giravano già voci che il loro bassista e produttore Felix Pappalardi e la sua futura moglie Gail Collins stessero cercando di prendere il controllo del gruppo.

Quando i Mountain si erano esibiti a Woodstock nel 1969, era stato solo il loro quarto concerto assieme. Il disco d'esordio del 1970, CLIMBING, aveva visto una gestione molto democratica, col batterista Corky Laing che aveva fornito l’idea del loro singolo di successo, Mississippi Queen.

Il successivo NANTUCKET SLEIGHRIDE fu molto più cupo, grazie soprattutto alla title-track, un resoconto romanzato di un episodio realmente accaduto a una nave baleniera del XIX secolo, la Essex, che lasciò Nantucket per una tragica caccia destinata a risolversi in una serie di atti di cannibalismo.

Leslie West, chitarrista dei Mountain, ricorda il brano con sentimenti contrastanti:

L’idea venne a Felix e il testo fu scritto da Gail [sua moglie]. Owen Coffin era il più giovane nella scialuppa mandata ad arpionare un grosso capodoglio. Me il cetaceo li trascinò per miglia e miglia in mare aperto. Per non morire di fame, i balenieri decisero di tirare a sorte, e la paglia più corta toccò al ragazzo, che fu mangiato dai suoi compagni.

L’espressione "a Nantucket Sleighride" si riferisce al capodoglio che si inabissa con gli arpioni conficcati nella schiena, e poi salta fuori dall’acqua, trascinando con sé la scialuppa a tutta velocità. Era una storia tremenda e il testo della Collins sorvolò sui dettagli più raccapriccianti, ma restava comunque parecchio inquietante.

A Leslie West quel brano non piaceva:

Lo odiavo, perché era difficilissimo da suonare. Gli accordi erano molto complicati, non le solite cosette, riff molto duri e una sezione in cui Felix usava una tastiera come fosse un organetto. All’epoca ero giovane e impaziente, e impararla fu una bella rogna. Era molto più del solito brano rock blues. Oggi adoro suonarla e ci finisco tutti i concerti.

Nantucket Sleighride diventò, in ogni caso, centrale nei set live dei Mountain: il brano kolossal, quello con cui la band chiudeva i concerti. Diventò il brano più conosciuto dei Mountain in Inghilterra anche grazie al programma di politica della rete ITV Weekend World, che lo usò come sigla.

quando Gail uccise suo marito Felix con un colpo di arma da fuoco nel 1983, il rapporto di Leslie West con Nantucket Sleighride si fece ancora più complesso di quanto già lo era stato:

Nei Mountain avevamo problemi molto seri con l’eroina. All’inizio, loro due erano un grande team, marito e moglie. Ma quando la dipendenza peggiorò, lei ne divenne schiava e tutti e due persero il controllo. L’eroina distrusse il gruppo, e la presenza di Gail peggiorò le cose.

Una canzone maledetta? West fa una smorfia:

La speranza è che i fan non se ne siano mai accorti. Ma se vai al di là della musica e vai a fondo nelle parole del testo, capisci come erano diventate orribili le cose. Mi ci sono voluti anni per riprendermi e oggi posso dire di aver pagato un prezzo molto salato.

L'articolo completo, a cura di Mick Wall, è disponibile sul nuovo numero di Classic Rock, in edicola e sul nostro store online.
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