Quando i Joy Division registrarono Love Will Tear Us Apart, erano pronti a diventare la più grande band del paese. Con il loro album di debutto, Unknown Pleasusers, gli outsider del punk di Manchester, si erano guadagnati la loro posizione di audaci detentori di un certo terrore apocalittico.
Questi ragazzi, volevano creare una nuova musica rock, dal potere temibile, ispirati dai Sex Pistols, sulla via del degrado urbano. Dopo il primo album, tutto divenne acellerato. Fronteggiati ad un frontman carismatico, Ian Curtis, con cui rilasciarono anche due singoli: da una parte il maniacalmente impegnato Transimmions, dall'altra il suo polo opposto, Love Will Tear Us Apart. Quest'ultimo, segnò un cambiamento importante dal punto di vista sonoro.
Peter Hook: "Il brano è nato sulle strade sporche di Salford. E c'è una cosa che mi chiedo ancora: da dove viene la musica, quando viene? La parte del nostro cervello che scrive la musica lo fa in modo inconscio? Lo abbiamo scritto al basso e alla batteria, poi Bernard ci ha messo su la tastiera."
I testi di Curtis, potrebbero essere stati ispirati dal suo matrimonio ormai disintegrato, e la fatidica decisione di togliersi la vita il 18 maggio del 1980, diede al brano un'intensità aggiuntiva, qualcosa di mai visto prima. Curtis, ha sempre insistito sul fatto che ogni sua canzone fosse aperta alle più varie interpretazioni, ma Love Will Tear Us Apart si inserisce in una sorta di disegno divino, predicendo non solo il proprio destino, ma anche quello dei suoi soci.
"Il processo creativo della band è sempre stato aperto, primitivo, e infiammabile" Ha ricordato Hoock. "Per quanto possa sembrare strano, non c'erano registratori a nastro, tutto se ne stava nella nostra testa. Questa era una delle cose meravigliose dei Joy Division. Love Will Tear Us Apart era una canzone divertente, ma in contrasto col resto della nostra roba. I nostri brani preferiti erano angoscianti, così che potessimo nasconderci dietro alla canzone. Quel pezzo invece, erano aperto e fragile, così leggero. Sapevamo che era buono, ma non credevamo fosse ottimo."
Col tempo, Curtis iniziò ad avere degli attacchi sul palco, i concerti iniziarono ad essere cancellati, e le lacrime versate nello spogliatoio si sprecarono. Ma Curtis, continuò a custodire i suoi sentimenti, scegliendo di esplorarli nelle canzoni. Nessuno della band aveva mai parlato o analizzato i testi insieme a lui, rileggendoli col senno di poi invece, si sono resi conto che le cose sarebbero esplose. A quel tempo, se Ian diceva che stava bene, ed era "ok", tutti ci credevano.
Ian Curtis invece non era "ok": si suicidò tragicamente, privando il mondo di un talento notevole. Probabilmente nessun'altro interprete così affascinante ha mai guidato una band come ha fatto lui, con la sua misteriosa abilità di indagare con la punta delle dita al di sotto della superficie dell'esistenza. Così Love Will Tear Us Apart, è una combinazione perfetta di onestà senza tempo e fragilità, divenuta leggenda, e il cui titolo è inciso anche sulla lapide di Ian.